10 febbraio 2019

Recensione#85 C'è sempre un lieto fine - Charlotte Lucas

Buongiorno e buona Domenica amici della clessidra...programmi per oggi? Io non ho la più pallida idea di cosa fare, vorrei uscire ma non mi va di prepararmi; mi piacerebbe stare accoccolata sul divano visto che fuori piove...intanto che dedico sul da farsi, vi parlo dell'ultima lettura terminata proprio ieri. C'è sempre un lieto fine di Charlotte Lucas, un romanzo rosa edito Garzanti, pubblicato a Ottobre 2018.
Ella è una ragazza che ama il lieto fine, nei libri, nei film e soprattutto nella vita. Se un lieto fine non c'è, lei lo inventa e lo riscrive sul suo blog Better Endings, riscuotendo un grandissimo successo. 
Il mondo di Ella era così: bello e allegro. E soprattutto comprensibile.
Possibilissimo che, come ha scritto Hermann Hesse, in ogni inizio sia insita una magia, però Ella era fermamente convinta che la si incontrasse soltanto alla fine. Per quanto fosse magico un incipit, un brutto finale rovinava tutto. Proprio per porre rimedio a questo malcostume, lei aveva creato Better Endings quattro anni prima.
Un giorno, mentre portava in lavanderia una giacca del suo fidanzata Philip, scopre che lui la tradisce e durante un litigio mentre prova a farsi spiegare, in preda alla collera inforca la bicicletta del fidanzato e scappa via, scontrandosi con uno sconosciuto. Ella, dopo lo scontro non fa nemmeno in tempo a soccorrerlo che quest'ultimo è già sparito nel nulla. La ragazza lo cerca disperatamente, soprattutto perchè si è accorta che l'uomo era scalzo. Cercando nella notte, trova vicino al porto le scarpe e la giacca di Oscar, l'uomo misterioso. Per fortuna, in una tasca dell'indumento trova anche le chiavi dell'appartamento e  il portafogli con dentro i documenti dell'uomo, così decide di recarsi all'indirizzo trovato nella speranza di trovarlo li. Ella, da brava Fata Madrina, capisce che Oscar ha bisogno di lei, del suo aiuto. Riuscirà Ella a regalargli un lieto fine?
E ogni inizio contiene una magia.
Ho impiegato pochissimi giorni a leggere questo libro, non vi so dire con l'esattezza se mi sia piaciuto o meno, so solo che, nonostante spesso, mentre leggevo,  alzavo gli occhi al cielo per i fatti assurdi e inverosimili, non riuscivo a staccarmi dal romanzo.
La trama è proprio da romanzo rosa, ma arricchita "grossolanamente" con fatti, secondo me, del tutto fuori luogo. Quale ragazza, comune mortale, nel cuore della notte, dopo aver investito un uomo, va alla ricerca di costui e poi trovando chiavi di casa e indirizzo va, sempre nel cuore della notte, senza paura, a casa del tizio e non trovandolo si intrufola dentro? Ecco, magari sarò fatta male io, ma un romanzo rosa di questa portata poteva benissimo essere strutturato diversamente...e come capite dal titolo, il romanzo ha un lieto fine, almeno quello! 
«E cosa farai domani?» chiese allora Ella, mentre un piccolo senso di possesso si insinuava in lei, ma solo un po’.
«Domani?» Lui si girò, strofinò il naso contro il suo come gli piaceva fare e le sorrise. «Domani vado a trovare mio figlio.»
Pochi personaggi e anche ben descritti, sia caratterialmente che psicologicamente. Nessun personaggio, sono sincera,  ho preso in simpatia, in ognuno ho trovato dei piccoli difetti che non sono proprio riuscita a farmi piacere. Ella, in alcuni tratti l'ho trovata immatura e superficiale, è ho fatto proprio fatica a comprendere il suo cercare un lieto fine in tutto. E' bello credere nelle favole, ma credo, magari sbagliando, che c'è un lasso di tempo adatto per ogni cosa, immaginare un bel finale è lecito, ma volerlo a tutti i costi, cadendo nell'ossessione è tutta altra roba. 

Magari leggendo ciò che sto scrivendo state pensando; " ma questa che vuole? è un libro, mica la realtà, perché tante storie?"
Non-lo-so. Ripeto, è bello il lieto fine, ma tornando alla realtà, la vita è altro. Sarò crudele, ma se non è necessario, il lieto fine non lo racconto nemmeno alla mia bimba di quattro anni. Criticatemi pure, ma siamo state imbrogliate noi e non voglio far crescere mia figlia con la convinzione che sempre tutto si aggiusta. E se non si aggiusta un bel niente, chi aggiusta poi il suo cuore?

La lettura è molto scorrevola, pochi dialoghi e molte domande e riflessioni. Ho già letto il primo libro di questa autrice "Il tuo anno perfetto inizia da qui" e non so dirvi se per una strategia di mercato o altro, i due libri sono collegati da Hannah e la Banda del Monelli, protagonista e punto gioco del primo romanzo. Con il termine "collegati" non intendo che se non leggete il primo non potete cimentarvi con il secondo e viceversa, semplicemente che in questo romanzo è stata citata Hannah e il suo lavoro.

La copertina del romanzo è bellissima, e rispecchia appieno la trama. Colori delicato e immagini chiare e mirate: ragazza, bici e libri. Sono andata a cercarmi anche la cover originale, nulla di che, se ho trovato quella giusta è fatta solo di scritte, quindi preferisco di gran lunga questa...però, SI, c'è un però...il titolo originalWir sehen uns beim Happy End - Ci vediamo al lieto fine è più azzeccato.
Volete sapere perchè?
C'è sempre un lieto fine, come detto prima, è una gran cazzata da credere, ma Ci vediamo al lieto fine, allora li si che lotti per arrivarci e goderti il merito.
Mi sono spiegata?
Che poi, a voler essere rompipalle, vorrei farvi notare un'altra cosa. Ella sul suo blog, alla fine di ogni post scrive sempre:
Alla fine andrà tutto bene.
E se non andrà bene, non sarà la fine.
Ecco, io sono d'accordissimo con questa frase, ma secondo il suo pensiero, non lo trovate contraddittorio?
Se credete ancora nelle favole, se non date peso a dei passaggi quasi surreali, è una piacevolissima lettura, leggera e scorrevole che non dovete farvi scappare. Io amo si il lieto fine, non quello forzato, ma a parte aver trascorso qualche ora piacevole a leggere, non ho provato sentimenti profondi. Preferisco stare con i piedi ben saldati a terra, sbagliando, senza dubbio!

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4 commenti:

  1. Domande e riflessioni non mi piacciono molto, la storia sembra carina ma dalla tua recensione mi è un po' morto dentro...come dire... lo prendo in consderazione per una lettura leggera... ma non so effettivamente se lo leggerò mai.

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    1. Un pò deludende si se si hanno grandi aspettative.Grazie per essere passata.

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