20 settembre 2019

Recensione#135 Cento cuori dentro - Gio Evan


Gio Evan fa nuovamente breccia nel mio cuore. Cento cuori dentro è il suo ultimo romanzo pubblicato con Fabbri Editori. Questa volta però mi son trovata tra le mani qualcosa un po' di diverso rispetto al suo solito.
Recensione

Titolo: Cento cuori dentro Autore: Gio Evan Casa Editrice: Fabbri Editori
Pagine:270 Prezzo: 16€ Genere: Romanzo

Leon, il protagonista, è uno scrittore in piena crisi esistenziale e creativa. Non ama la confusione e le cose estrose, ma è un tipetto alquanto singolare. Anche i suoi pochi - due - amici lo sono: Bruce, migliore amico e manager e Bongo, consigliere-santone di origine guatemalteca che esce di casa solo per salire sul suo tetto a contemplare il cielo. La crisi di Leon si aggrava quando incontra "Nuova Caledonia", una ragazza tanto bella quanto sconosciuta, non sa nulla di lei e non riesce nemmeno a parlarci. Così l'insicurezza che fa parte di lui, gli mette i bastoni tra le ruote, esattamente come l'irruenza di Bruce, la saggezza di Bongo e soprattutto i novantanove cuori che si porta dentro. Si avete capito bene. Leon crede che ogni essere umano ha cento cuori dentro, che possono essere parole, cose, sentimenti o persone. Il suo centesimo cuore sarà forse Nuova Caledonia?
- Anche io ti voglio bene Brù, per questo sei un mio cuore?
- Cos'è che sono io?
- Un cuore. Mio. E' semplice: ho fatto un sogno in cui ogni uomo aveva cento cuori dentro, doveva riconoscerli tutti e cento sevoleva realizzarsi, e per cento cuori non intendo "ragazze", anche perchè tu in caso ne avresti mezzo milione. Intendo valori, idee, tenerezze, piaceri, concetti, visioni, che siano ragazze, amici, albicocche o albe di dicembre, che sia Giorgio de Chirico o un tabacco argentino, non importa. 
Come vi ho scritto prima, mi son trovata a leggere un'altra "faccia" del mio poeta metropolitano preferito. E sapete che vi dico? Mi piace anche questo...lo prendo all inclusive!

Seguendo l'autore in rete, nei suoi vari social, sono riuscita in parte ad inquadrarlo, così ho avuto la netta sensazione che Leon e Gio fossero la stessa persona. Ipotesi confermata dalla sinossi che ho letto solo a fine lettura come faccio sempre.

Come in Ormai tra noi è tutto infinito, [recensione], anche qui troviamo un profondo studio delle parole, che lui definisce "EVANARIO". Una cosa che personalmente amo perché mi fa capire che non butta li a casa parole senza senso o tanto per allungare il brodo come si sul dire.
In tutti questi suoi pensieri, condivisi con noi lettori, sia come poesia che come romanzo in questo caso, riusciamo a scovare la sua personalità. Lui è vero e così lo sono i libri che scrive.
Solitudine viene da sole e abitudine. E' riconoscere il sole nel quotidiano, è fare cose con luce e calore, avere agosto in ogni gesto, essere forti come un'alba e dilicati come un tramonto. Mi piace la solitudine perchè non ha testimoni, si fonda sulla iducia, edifica in silenzio. Mi piace perchè è reale solo quando è desiderata, ricercata, quando la si ammira, perchè essere soli e non amare il proprio disparte, vuol dire non essere innamorati di sè.
L'amore anche in questo caso è il tema più citato. Ed è proprio l'amore che ha trasformato in filosofia. Prendiamo i 100 cuori, anzi novantanove (l'ultimo deve ancora riconoscerlo), è una metafora per dire che se nella nostra vita riconosciamo cento bellezze, possiamo dire di aver prestato attenzione all'amore della bellezza e quindi possiamo sperare in una vita serena.
Difficile seguire il suo concetto un po' strampalato ma lo trovo molto originale.

La lettura è scorrevole, semplice, il linguaggio comune...il libro si legge tranquillamente in un paio di giorni. Gio Evan è "particolare", e la sua particolarità riesce a farla emergere anche nelle sue opere. Cento cuori dentro è diviso in capitoli, con titoli originalissimi e delle volte curiosi. Amo il suo modo di pensare e tutte le teorie un tantino fuori dal comune come ad esempio che le storie d'amore e le favole non iniziano mai di lunedì o il fatto di addestrare il carrello prima di fare la spesa: provare le ruote, le curve, insomma un tagliando veloce.

Recensione

Come non posso "amare" un tipo del genere? Complici anche i compagi di viaggio che si sceglie. Ho preferito Bongo a Bruce...più pacato, più saggio, più consigliere e filosofico, più zen!

Non mi stancherò mai di dirvi che questo autore o si ama o si odia, vie di mezzo non esistono. Se vi ha incuriosito questo libro provate a leggere anche le recensioni di Capita a volte che ti penso sempre e Ormai tra noi è tutto infinito
Leon e Gio i cento cuori li hanno trovati. Io ci proverò. Non di certo per avere una vita più serena...giusto così, come sfida personale! Fate entrare nelle vostre librerie almeno un libro di questo autore, son sicura che vi piacerà.

1 commento:

  1. Ciao! Faccio anche parte dei seguenti lettori di blog, anche se è un'altra lingua: D
    Ti seguo già e spero che tu possa visitare il mio, saluti da Dreams in Bookland <3

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