12 marzo 2019

Recensione#93 Tutta colpa della mia impazienza - Virginia Bramati

Ciao a tutti amici lettori della clessidra, questo mese mi sento in letargo, ho la sensazione di leggere poco e mi trovo indietro con le letture che mi sono proposte...eppure Aprile dolce dormire arriverà il mese prossimo.
Svegliati Ale!
Oggi vi parlo di un libro che mi ha sorpreso e non poco. Tutta colpa della mia impazienza ( e di un fiore appena sbocciato) di Virginia Bramati, edito Giunti e in commercio da Marzo 2017.


Agnese è una ragazza esuberante, autonoma e allergica alla pazienza. Purtroppo dopo la morte della madre avvenuta troppo presto, la sua vita prende una piega terribilmente dolora e dal centro di una grande metropoli si ritrova a vivere, da sola,  in una grande casa lungo un fiume in mezzo alla campagna. 
Dovevamo abituarci a vivere senza la mamma. Senza le sue attenzioni e ele sue coccole. Senza il suo amore per noi. E non volevamo farlo.
Nonostante ciò, la ragazza riesce a impegnare le sue giornate anche con cose che non dovrebbe fare...fino a quando dalle pagine di un libro non spunta una bustina di semi di Impatiens: un preziosissimo dono, ricevuto dalla mamma per curare le ferite dell'anima e insegnarle l'ascolto e l'armonia. 

Un libro che ho amato solo a metà lettura. La trama mi è piaciuta molto, ho seguito la storia piena di entusiasmo anche se non appena è apparso il personaggio del Dottor Marco ho capito facilmente dove l'autrice sarebbe andata a parare, nonostante ciò sono stata felicissima di leggere il finale che avevo immaginato anche se scontato. 
«Già, Adelchi! Se vuoi il mio parere, il parere di una donna, ecco, se lei fosse innamorata di Adelchi, bè, non ti guarderebbe in quel modo.»
«E in che modo mi guarda!»
«Nello stesso modo in cui la guardi tu...come se lei fosse il tuo sole.»
Lunga pausa.
«E' così? Do questa idea?»
«Si.»
«Allora sono in un mare di guai.»
Il romanzo ha un colpo di scena inaspettato che mi ha fatto piacere leggere, un romance fatto solo da semplicissime e banali storie d'amore è noioso perchè uguale a tutti quelli dello stesso genere. Questo mi ha stupito, il pezzo giallo ha dato i frutti sperati.
I personaggi hanno degli approfondimenti psicologici molto approfonditi e ben strutturati. La protagonista principale è Agnese che non mi ha lasciata indifferente, una ragazza piena di vita, determinata, testarda, tosta e molto adorabile, ho anche sorriso tantissimo con le sue battute retoriche. Agnese ama battersi per far valere il sesso femminile che nella campagna in cui vive sembra essere messo in secondo piano e secondo me, questo argomento così importante che l'autrice ha voluto trattare nel suo romanzo viene esaltato ancora di più con la scelta di voler pubblicare il libro proprio il giorno della festa della donna: 8 Marzo...magari mi sbaglio, ma ho avuto questa piacevole impressione. 
Quando tutto sembra finito - è proprio allora che la felicità inizia a germogliare...
Mi è piaciuto molto il personaggio di Ade, Adelchi, quel ragazzino dal look borchiato e nero, dall'animo sensibile e molto intelligente, l'opposto di quel che sembra. Marco, il bel dottore che forse segretamente un pò tutte sogniamo di incontrare che dà il giusto equilibrio al romanzo. I personaggi secondari, non per questo meno importanti, sono anch'essi descritti molto dettagliatamente.
L'ambietazione, la campagna lombarda, pur non conoscendola mi è sembrata familiarissima. Leggendo ho pensato più volte di organizzare una gita fuori porta sulle rive dell'Adda, in fondo da me non è così distante. Non credevo che la Lombardia, pur abitandoci da diversi anni, potesse avere oltre al lago e alla montagna che vedo quotidianamente dalle finestre di casa mia, anche dei magnifici campi pieni di fiori colorati che ispirano serenità e libertà.
Non ho mai letto nulla della Bramati e devo confessarvi che mi piace molto il suo stile: fresco, leggero, coinvolgente. La lettura è scorrevolissima, merito anche della narrazione in prima persona che io adoro perchè mi fa immergere totalmente nei personaggi e nel racconto. I titoli dei vari capitoli sono semplicissimi e non banali come potrebbero apparire, un susseguirsi di stagioni perchè hanno la loro importanza per ciò che si legge.
Il romanzo inizia e termina con due lettere d'amore. Bellissime! 
«Agnese...questa è una pazzia» mi sussurra.
«Bè, è così che deve essere, se no non vale, no?»
Ma la risposta si perde fra le sue labbra e il mio cuore.
Gli argomenti trattati sono delicati, riflessioni sulla vita e la morte, l'amicizia, l'amore e la felicità.
Un libro che mi ha regalato emozioni inaspettate, mi sono trovata con il viso rigato di lacrime leggendo le ultime pagine, lacrime di gioia.
Una piacevolissima lettura che consiglio a tutti. Una storia d'amore delicata che arriva dritta al cuore senza far rumore. Leggerò gli altri libri di questa autrice. Mi è piaciuto molto il suo modo di comunicare con il lettore.

3 commenti:

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