14 marzo 2019

Recensione#94 Il romanzo degli istanti perfetti - Thomas Montasser

Buongiorno e buon Giovedi lettori della clessidra.
Mi sono svegliata con dolori atroci al collo e alla spalla sinistra, faccio fatica a muovermi e mi sento un pezzo di legno. Non ho comunque rinunciato alla lettura anche se non vi nego che ho fatto uno sforzo enorme a stare un pò ricurva sul libro.
Il libro di cui vi parlo oggi è Il romanzo degli istanti perfetti di Thomas Montasser edito DeA Planeta pubblicato il 24 Ottobre 2017.

Marietta Piccini è una giovane redattrice italiana, di una piccola ma raffinata casa editrice inglese. Un pomeriggio, sui gradini della London library, una folata di vento sparpaglia le sue carte per aria e nel tentativo di raccoglierle si appropria involontariamente di un misterioso manoscritto incompleto. Marietta, mette un annuncio sul giornale per riuscire a rintracciare l'autore e nell'attesa che qualcuno si faccia viva, lo legge tra le mura del suo appartamento, trovandone il contenuto molto interessante.

Racconta la storia di un certo Paul Swift, giovane banchiere trentenne , molto ottimista e con tanta voglia di vivere. La giovane redattrice cerca di trovare allinterno di quel manoscritto più informazioni possibili per riuscire a rintracciare l'autore e scrivere insieme il giusto finale. Riuscirà Marietta a portare a termine il suo lavoro?

Avevo grandi aspettative per questa lettura. Attratta dal bel titolo e dalla copertina accattivante, mi sono lasciata convincere. La trama è originale, il romanzo dentro un altro romanzo è davvero un'idea geniale, ma ho trovato molta confusione. Il passaggio dall'uno all'altro secondo me non è tanto comprensibile, troppe brusche interruzioni che potevano essere evitate o meglio strutturate diversamente. Il finale per nulla scontato mi è piaciuto molto, devo ammettere che non me lo sarei aspettato, soprattutto dalla piega che aveva preso la narrazione.
La felicità capita per caso, coltivando pensieri positivi.
I personaggi sono pochi ma ben descritti. Marietta è tenerissima e subito a pelle mi ha suscitato simpatia. Ho amato la sua ironia e anche determinazione, poi il solo fatto di aver avuto il coraggio di trasferirsi dall'Italia a Londra senza comprendere la lingua è da apprezzare. Io non credo sarei riuscita.
Paul, l'autore del manoscritto perduto, pur leggendo spesso il suo punto di vista non l'ho inquadrato come descritto da Montasser, parla di un uomo pieno di vita e molto ottimista, anche se perseguitato dalla sfortuna,  a me sinceramente è apparso quasi l'opposto, sfiga a parte, ma ognuno si sa ha il proprio modo di vedere le cose e spesso vede solo ciò che vuol vedere...scusatemi per il gioco confuso di parole!

La lettura a mio parere per nulla scorrevole e pur avendo una trama originale, l'ho trovata noiosa, soprattutto quando Marietta andava alla ricerca di Paul, ero pià interessata alla bambina sul bus citata nel manoscritto perduto. Non vi nego lettori della clessidra che ad un certo punto ho accellerato la lettura proprio per poter arrivare alla fine e passare ad un nuovo libro.
Lilly sceglieva sempre un sedile accanto al finestrino. Il suo posto preferito era dietro perchè da li non solo poteva guardare fuori ma anche osservare gli altri passeggeri...

La versione originale del romanzo è tedesca "Das Glück der kleinen Augenblicke" che tradotta sarebbe "La felicità dei piccoli memoneti". Ecco, ora sono un pò in crisi. Non so quale titolo io preferisca, forse quello originale, ma le copertine? Quella adattata è pià carina, ma quella tedesca è più azzeccata. Voi invece quale preferite?
...e poi, sul serio il manoscritto perduto ha cambiato la vita alla giovane editrice? non lo, sapete! Si è vero che il ritrovamente l'ha fatta mettere sulle tracce dell'autore, ma non so fino a che punto ha fatto il resto.
Ci sono giorni in cui tutto cambia. E' successo a chiunque, almeno una volta nella vita, e c'è addirittura chi, quei giorni, li sa riconoscere. Per alcune persone sono momenti in cui d'un tratto ogni cosa, anche le inezie, appare inspiegabilmente carica di significato.
Scusatemi se non sempre sono positiva e cerco di infrangere i bei sogni che spesso i lettori hanno leggendo libri del genere, ma non mi sento di dare un parere super positivo. Determinate cose faccio proprio fatica ad accettarle ed è giusto che io le esponga, in fondo è il mio parere, sincero.
Se amate i libri che parlano di libri, questo potrebbe essere il romanzo perfetto, qualcuno sicuramente lo apprezzerà più di me! Nonostante io l'abbia valutato solo due stellineclessidre mi sento di consigliarlo.

4 commenti:

  1. Ciao! Devo dire che la cover originale a me piace di più, ma mi spiace che si è rivelata una brutta lettura :( Peccato perchè certi romanzi ogni tanto deludono le nostre aspettative :/

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    1. Ciao Gresi, vero alcuni romanzi sono proprio deludenti. Dico sempre che non devo aspettarmi mai chissàche perchè poi ci resto male. Vabeh.
      Grazie per essere passata e aver lasciato un tuo segno.
      Un bacio

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Sto leggendo questo romanzo e devo dire che sto faticando a finirlo. Arranco! Solo la prospettiva di passare ad altro, mi spinge a procedere spedita verso la fine. Motivata dal titolo e dalla trama, nutrivo alte aspettative, quasi del tutto deluse attualmente. L'ho trovato monotono ed a volte di difficile comprensione. Non lo consiglio

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