Buon Giovedì amici lettori, oggi vi parlo di un romanzo che dalla cover non mi convinceva molto ma l'ho scelto per associarlo alla lettura precedente tramite la raffigurazione dei libri. La libreria dove tutto è possibile di Stephanie Butland, pubblicato dalla Garzanti Libri nel Febbraio 2018.
Loveday Cardew è una giovane dall'infanzia non semplice che lavora per Archie, in una piccola e fornitissima libreria nel cuore di York, nel Nord dell'Inghilterra. Solo circondata dai libri, Loveday si sente al sicuro e riesce a comunicare le sue emozioni. Anche da adulta, cerca di essere invisibile e mettersi in mostra il meno possibile, ama il suo lavoro ma le stanno sulle scatole i clienti, si è tatuata addosso gli incipit di alcuni libri che per Lei hanno un significato forte. Un giorno, in libreria vengono recapitati degli scatoloni con all'interno dei libri legati alla sua infanzia, così si trova ad affrontare un passato pieno di ricordi, un passato che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla e darle coraggio oltre ad Archie, c'è Nathan...un mago, poeta capace di arrivare dritto al suo cuore e a darle la felicità che merita.
La voce narrante è quella di Loveday, racconta in prima persona mescolando il suo passato e il suo presente. Mi sono sentita parte integrante del romanzo, da spettatore, seduta su una comodissima poltrona e seguire le vicende. La trama non è originale ma neanche banale, ho letto la sinossi solo al termine della lettura, faccio quasi sempre così e vi dico francamente che dal titolo mi aspettavo altro e dalla trama, secondo me è stato valorizzato altro rispetto a quello che ho percepito da lettore, ma nonostante ciò, è stata una piacevolissima lettura.
Pochi personaggi ma ben descritti e strutturati, l'autrice è stata bravissima a mettere a nudo i lori sentimenti. Ho amato Loveday per il suo essere una ragazza forte, coraggiosa e responsabile nonostante il passato turbolento. Un esempio da far seguire a tutti coloro che purtroppo hanno la sua stessa sventura, come scritto sul libro è facile che una ragazza come lei finisca a prostituirsi e/o drogarsi...Loveday no, è stata fortunata e al tempo stesso matura e responsabile a rigare dritto. Archie, il proprietario della libreria è impossibile da non amare, ed è secondo me anche il capo che tutti vorremmo avere. Le sue avventure di vita, quasi inverosimili, il suo carattere così socievole e allegro mi ha strappato un sorriso più di una volta, più di tutto però ho apprezzato il suo essere discretamente protettivo con la ragazza. Nathan invece forse è il personaggio che ho inquadrato meno, troppo riservato e gentile, mi sarebbe piaciuto leggere qualche approfondimento in più su di Lui. Gli altri, secondari ma non meno importanti arricchiscono significativamente la vita di Loveday.
Il romanzo è ambientato per la maggior parte in libreria, il rifugio preferito da LJ come la chiamavano i suoi genitori, una piccola e fornitissima libreria con scaffali in legno epuzza profumo di pipa e tabacco. Ovviamente Loveday con i suoi ricordi ci fa fare anche qualche breve viaggetto al paesino in cui è cresciuta: Whitby. Mi sono permessa di fare una piccola ricerca in rete e ne sono rimasta affascinata, chissà una meta da aggiungere a un futuro viaggio da sogno!
Non conoscevo l'autrice, ho appena letto che è il suo romanzo d'esordio, mi piace il suo modo di raccontare anche se credo fortemente che quando un libro viene tradotto, il traduttore lo adatta il più possibile anche alla sua tecnica di scrittura, sbaglio? Comunque sia, ho trovato la lettura scorrevole, i titoli di ogni capitolo forse un po banali. Le poesie inserite, si, ho scritto proprio poesia ( vi ho detto no che Nathan è un poeta...anche Loveday ne ha scritte diverse) le ho trovate bellissime anche se io non sono una fan dei versi.
Non amo le poesie ma questa notte ho dormito male perché il mio cervello ha composto due versi, strano ma vero.
Il finale mi ha sorpreso, potrebbe sembrare banale ma non lo è. Non mi aspettavo il gesto di Archie e mi ha reso felice, beh sinceramente non mi aspettavo nemmeno la pazzia di Rob è mi ha fatto incavolare, ma posso dirvi che tra un gesto folle e un pizzico di felicità, proprio quel finale è ciò che volevo leggere.
Si è girato e mi sono accorta che avevo qualcosa in mano. Una moneta di cioccolato avvolta nella stagnola dorata: ed ecco spuntare i pensieri delle felici mattine di Natale di tanto tempo prima. Se fosse rimasto a guardarmi mentre ne prendevo nota, in attesa di una reazione, l’avrei liquidato come uno stupido esibizionista. Tintinnando, il campanello sopra la porta aveva già recapitato il messaggio che se n’era andato e, quando ho alzato lo sguardo, fuori non ce n’era più traccia.
La voce narrante è quella di Loveday, racconta in prima persona mescolando il suo passato e il suo presente. Mi sono sentita parte integrante del romanzo, da spettatore, seduta su una comodissima poltrona e seguire le vicende. La trama non è originale ma neanche banale, ho letto la sinossi solo al termine della lettura, faccio quasi sempre così e vi dico francamente che dal titolo mi aspettavo altro e dalla trama, secondo me è stato valorizzato altro rispetto a quello che ho percepito da lettore, ma nonostante ciò, è stata una piacevolissima lettura.
Pochi personaggi ma ben descritti e strutturati, l'autrice è stata bravissima a mettere a nudo i lori sentimenti. Ho amato Loveday per il suo essere una ragazza forte, coraggiosa e responsabile nonostante il passato turbolento. Un esempio da far seguire a tutti coloro che purtroppo hanno la sua stessa sventura, come scritto sul libro è facile che una ragazza come lei finisca a prostituirsi e/o drogarsi...Loveday no, è stata fortunata e al tempo stesso matura e responsabile a rigare dritto. Archie, il proprietario della libreria è impossibile da non amare, ed è secondo me anche il capo che tutti vorremmo avere. Le sue avventure di vita, quasi inverosimili, il suo carattere così socievole e allegro mi ha strappato un sorriso più di una volta, più di tutto però ho apprezzato il suo essere discretamente protettivo con la ragazza. Nathan invece forse è il personaggio che ho inquadrato meno, troppo riservato e gentile, mi sarebbe piaciuto leggere qualche approfondimento in più su di Lui. Gli altri, secondari ma non meno importanti arricchiscono significativamente la vita di Loveday.
Il romanzo è ambientato per la maggior parte in libreria, il rifugio preferito da LJ come la chiamavano i suoi genitori, una piccola e fornitissima libreria con scaffali in legno e
Non conoscevo l'autrice, ho appena letto che è il suo romanzo d'esordio, mi piace il suo modo di raccontare anche se credo fortemente che quando un libro viene tradotto, il traduttore lo adatta il più possibile anche alla sua tecnica di scrittura, sbaglio? Comunque sia, ho trovato la lettura scorrevole, i titoli di ogni capitolo forse un po banali. Le poesie inserite, si, ho scritto proprio poesia ( vi ho detto no che Nathan è un poeta...anche Loveday ne ha scritte diverse) le ho trovate bellissime anche se io non sono una fan dei versi.
[...]PICCOLA PARENTESI PER RIDERE UN PO
Angosciata, triste, in attesa.
I libri, decisi, sarebbero stati compagni migliori.
Tentai con un uomo, fu spaventoso.
Tentai con un altro: eri tu.
Non amo le poesie ma questa notte ho dormito male perché il mio cervello ha composto due versi, strano ma vero.
Mi addormento sul tuo petto
cullata dal tuo respiro.
Non sono più riuscita a continuare ma tutta la notte, nel sonno mi frullavano in testa queste parole. Non ridete di me, ma mi succede spesso di interagire nel sonno con il libro letto...devo preoccuparmi?Il finale mi ha sorpreso, potrebbe sembrare banale ma non lo è. Non mi aspettavo il gesto di Archie e mi ha reso felice, beh sinceramente non mi aspettavo nemmeno la pazzia di Rob è mi ha fatto incavolare, ma posso dirvi che tra un gesto folle e un pizzico di felicità, proprio quel finale è ciò che volevo leggere.
Scrivere un nuovo finale è una bellissima cosa, in astratto. Ma nella vita reale ci sono svolte da cui non ti riprendi.Mi sento quasi in colpa ma critico la cover, è bella si, ma la ragazza raffigurata non è Loveday, non ha i suoi tatuaggi, la cover originale ha qualcosa in più...più vivace, meno triste più azzeccata.
Font dell'immagine [qui]
Il titolo La libreria dove tutto è possibile, sarò tonda io ma non riesco ad associarla con ciò che ho appena letto. Il titolo originale Lost for Words secondo me rispecchia di più il tutto, Loveday è spesso senza parole perché lei ha scelto così.
Ero indecisa sulla valutazione, volevo dare tre stelleclessidre per il semplice fatto che non mi ha trasmesso forti emozioni, però a voler essere obbiettiva, la lettura è piacevole e non vuol dire che se io non mi sono emozionata più di tanto, un altro lettore non possa apprezzarlo.
Interessate, ottima recensione
RispondiEliminaGrazie Benny.
EliminaEro incuriosita da questo titolo, e dalla tua recensione mi piace. Spero di leggerlo.
RispondiEliminaSi, leggilo! Sarà che io amo i romanzi che parlano di libri e il racconto in prima persona.
EliminaCiao! Ti ho scoperta per caso, e ho pensato di iscrivermi subito ai tuoi lettori fissi ☺☺ anche io ho letto questo romanzo , l'anno scorso , a purtroppo a me non è piaciuto 😕 sono contenta invece a te è piaciuto ☺☺
RispondiEliminawow grazie mille..è sempre bello ricevere nuovi follower. Peccato non ti sia piaciuto. Hai scritto una recensione? mi piacerebbe leggere la tua opinione per intero.
EliminaChe bella recensione, brava!
RispondiEliminaGrazie cara ;)
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