Solo ieri
pomeriggio ho iniziato a leggere “Anche gli alberi bruciano” di Lorenza
Ghinelli, un libricino di 178 pagine che ho praticamente divorato. Un Young
Adult pubblicato dalla Rizzoli a giugno di questo anno.
Trama: Sin da
piccolo, Michele ha marciato lungo i giorni, i mesi e gli anni senza mai uno
scarto, senza mai una ribellione. Unico, solido legame è quello con nonno Dino,
ex partigiano, ora spento dall'Alzheimer. Ma un giorno, complice una lezione di
judo saltata, Michele torna a casa prima del previsto e sorprende il padre,
algido professore universitario, tra le braccia di una sua studentessa. Lo
scossone emotivo lo sbalza fuori dai binari della sua educata regolarità, e lo
sospinge verso Vera, una compagna di classe taciturna quanto spiazzante, che
sembra l'unica in grado di capirlo. Quando i genitori, in un goffo tentativo di
salvare il matrimonio, annunciano il trasferimento di loro tre in America, e
quello conseguente di nonno Dino in casa di riposo, Michele alza la testa, e
per la prima volta nella sua vita prende una decisione che scardina gli
equilibri precari da cui è sempre stato condizionato. Accanto, si ritroverà
proprio Vera, ma anche tutti i suoi segreti scuri.
" Sarà questa casa incastonata su una quercia e più vicina alle stelle, sarà questo vento di giugno, o magari la rabbia, o magari gli ormoni, o magari gli ormoni, o magari mio nonno sotto lo stesso sconosciuto tetto che copre anche me insieme a Vera. Sarà che qui siamo al riparo da tutto. Sarà che ho capito che le magie non capitano, ma vanno cercate, sarà che le pazzie a volte sono necessarie, come gli sbagli, come le brutte figure. Sarà per tutto questo, immagino. Ma non vorrei essere in nessun altro posto al mondo. "
Recensione:
Michele è un semplice, tranquillo ragazzo di 16 anni che vive accontentando i
“capricci” dei genitori, fino a quando un giorno, rientrando prima a casa non
trova il padre, professore universitario,
con una studentessa....il mondo gli crolla addosso, la rabbia che ha
represso per anni si scaraventa fuori e inizia a mostrare il suo lato ribelle.
Nella sua immaturità “rapisce” il nonno Dino, con la speranza di allontanarlo
dal destino che i suoi genitori hanno deciso per Lui. E’Vera, la compagna di
classe, segretamente innamorato, che lo aiuta nonostante la sua fragilità ad
affrontare il tutto.
" Qualcosa di storto
sta affondando le sue radici qui dentro, nel mio petto. La sensazione è proprio
questa:che oltre ai rovi nella pancia mi stia sfiorando una macchia nera sul
cuore."
Mi piace la scrittura
della Ghinelli, non la conoscevo, la lettura scorre piacevolmente, semplice ma
di effetto. Nonostante le poche pagine del libro, affronta argomenti forti,
compresa la violenza tra le mura domestiche, che va assolutamente denunciata.
Il rapporto tra nonno Dino e il nipote Michele, anche se altalenante a causa
della malattia del nonno, è solida, pura, vera. Il rapporto con i genitori,
difficile da reggere delle volte, ma comunque normale...insomma la normalità!
Il finale un po scontato ma non poteva essere diversamente, rende piacevole il
libro. Non mi sento di dare un cinque stelle perchè ho amato si la lettura ma
non mi ha lasciato un’impronta.
Voto:★★★/5
Ciao Alexandra, della Ghinelli ho letto solo "La colpa" e mi era piaciuto, questo romanzo sembra interessante, adatto anche per gli adolescenti :-)
RispondiEliminaMmh... mi aspettavo meglio, non sembri molto convinta :((
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