La sua storia mi
aveva insegnato che nessuna situazione è irrimediabile, che ogni ciclo per
quanto lungo che sia prima o poi finisce e che come per gli alberi, dopo
l’inverno, torna sempre la primavera.
Poco prima di Natale, Alessio, autore del romanzo Giro di vita, mi aveva gentilmente contattata inviandomi una copia del suo libro. Purtroppo, per cause di forza maggiore non sono riuscita a leggerlo prima, ma in questi giorni di quarantena, sto smaltendo un po' di lavoro.
Un romanzo che mi ha portato
indietro di qualche anno, quando anche io come Gabriele, il protagonista, mi
sono ritrovata dopo la maturità con un presente incerto e un futuro ancora
peggio.
Quella di Gabriele potrebbe
essere la storia di ogni lettore, ho apprezzato il voler raccontare il tutto
sotto un punto di vista maschile senza mettere da parte anche i sentimenti più
intimi come potrebbe essere la delusione del primo amore o le paure di quella
età. Ho amato il protagonista perché è stato rappresentato “reale” e non come i
fighettini che si trovano in molti altri romanzi.
Avevo voglia di spiccare il volo, di trovare la strada e di sfidare a testa alta il destino senza rimanere imprigionato nelle mie paure. Volevo imparare a scegliere senza che nessuno altro lo facesse per me. Diventare protagonista del mio presente e sentirmi soddisfatto.
Il libro è diviso in due parti:
la prima con un Gabriele adolescente, taciturno, insoddisfatto, alle prese con
genitori separati, amici casinari, insegnanti pallosi e innamorato di
Chiara…dopo la maturità lascia Bari, la sua città per recarsi a Milano, nella speranza
di scacciare la sua insoddisfazione; la seconda parte invece l’autore ci mostra
un Gabriele maturo e molto più responsabile, un ragazzo cresciuto che porta con
se ricordi e insegnamenti, ritornato a Bari dove proverà a ricominciare ed
essere una persona nuova lasciandosi perdite, dolori e delusioni alle spalle.
Io personalmente ho amato di più
il Gabriele adulto, non so dirvi esattamente il perché ma l’ho compreso di più entrando
meglio in sintonia. Ho apprezzato le sue scelte, gioito con e per lui, ma anche
rimasta malissimo quando la tipa l’ha mollato, è successo così inaspettatamente
che ho fatto fatica a metabolizzare la cosa…bravo l’autore che ha creato questo
sottile colpo di scena!
Il libro è scritto in prima
persona, quindi a parlare è proprio Gabriele, che circondato da personaggi
secondari, influiscono molto la sua vita così come accade esattamente ad ognuno
di noi e ci insegna che ognuno compie il suo giro di vita, imparando a
convivere ed accettare gli ostacoli che ci vengono posti senza mai perdere la
speranza.
Era il momento di dirle davvero addio. Per sempre. E avevo come l’impressione di aver fatto un lungo giro, un giro di vita, ed essere tornato al punto di partenza. E invece no. Mi sbagliavo. Non ero mai tornato indietro, ero sempre andato avanti, e ora ero arrivato alla fine del mio percorso.
Lettura scorrevole e fluida,
coinvolgente e molto interessante. Un romanzo leggero ma intenso, che invita il
lettore, oltre a fare un tuffo nel proprio passate, anche a riflettere sul
proprio giro di vita. Quando ho terminato la lettura, sono rimasta diversi
minuti con lo sguardo nel vuoto e la mente in movimento e sono arrivata alla
conclusione che nonostante tutto,io, il mio cerchio non l’ho ancora chiuso! E
voi?
ALESSIO REGA | Autore
Esperto in comunicazione, giornalista e scrittore • Laureato in Scienze della Comunicazione Sociale Istituzionale e Politica all’Università degli Studi di Bari. Direttore responsabile della rivista NelMese, storico magazine edito a Bari dal 1967. È autore di GiroDiVita, romanzo pubblicato da Adda Editore. Un suo saggio è stato pubblicato nel volume Informazione sportiva e violenza dagli anni Sessanta al Codice Media e Sport edito da Progedit. Ha collaborato e collabora con varie testate giornalistiche e ha preso parte a vari progetti di comunicazione per enti e imprese
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