Recensione#117 Always Burns: La parola sacra è Famiglia - Lora Gran

Buon pomeriggio amici lettori...seconda lettura del mese, sto leggendo poco e con fatica! Oggi vi parlo di Always Burns: La parola sacra è Famiglia di Lora Gran.

Vittoria Tommasi è una ragazzina di 17 anni. Rimasta orfana, viene affidata a Jeremy Burns padre di quattro ragazzi che oltre a non avere un buon rapporto con Lui, fanno difficoltà ad accettare Vittoria in quanto la considerano un’intrusa.

Dato il mio amore estremo per i libri cominciai a leggerne i titoli.
«Non toccare nulla».
Mi girai e trovai David a fissarmi a braccia conserte di fianco al divano centrale.
«Tranquillo, stavo solo leggendo i titoli dei libri » risposi con un sorriso. Incrociò le braccia e mi rivolse un sorriso malizioso.«È forse un complimento?».
«No, ma perché sei qui? Cosa ti trattiene? Soldi o una vita agiata?» ero perplessa.«Come scusa?» forse non avevo capito o semplicemente avevo frainteso.Rise «Perché sei qui? Non vogliamo un’altra stupida troietta da mantenere. Magari sei qui per le tue doti nascoste sotto i vestiti»
si stava avvicinando a me con uno sguardo arrogante.« Non so a che gioco tu stia giocando, ma non mi farò insultare da uno stronzetto come te. Sei tu lo stupido se pensi che io possa vendermi per qualcosa. Togliti dalla testa queste idee!»arrabbiata, inviperita. Non so a cosa pensasse. Forse a 15 anni aveva gli ormoni a palla e pensava che tutte le ragazze la regalassero al primo che passava.

Coraline Manfredi ha la stessa età di Vittoria. Abita con sua nonna dopo che i suoi genitori hanno divorziato e non l’hanno voluta. Studia e dà una mano al negozio di famiglia ogni giorno.

Due ragazze a cui la vita ha tolto molto, ma non la voglia di lottare. Sono legate dal filo rosso del destino che ora sembra voglia concedergli una seconda occasione, avere ciò a cui anelano tanto: una Famiglia.

Possono amore, affetto, amicizia ed un pizzico di testardaggine essere la linfa per costruire una Famiglia? Possono quattro ragazzi accogliere due estranee nelle loro vite? Può la Famiglia essere più forte di un semplice legame di sangue?

Avevo iniziato a leggere questo breve romanzo con grandi aspettative, mi piaceva la sinossi ma poi ne sono rimasta delusa.Volete sapere perchè? La fase iniziale è uguale uguale ad un'altro romanzo. Se volete sapere quale ve lo dico in privato :)

La trama è incentrata sulla famiglia Burns, la prima parte basata sul difficile rapporto tra i membri della famiglia e i conflitti che si creano proprio per la base solida e fondamentale che manca, poi si sposta sui sentimenti amorosi dei ragazzi e soprattutto come la ragazza adottata abbia portato l'affetto mancato da sempre in casa Burns. Il romanzo termina con un lieto fine troppo sdolcinato per me, ma con un messaggio giustissimo, ovvero come accenna il titolo che la famiglia è sacra, sia se si tratta di legame di sangue che non.

Non siamo solo un gruppo di persone messi insieme ed uniti dalle vicissitudini della vita. Noi siamo un tutt’uno e nulla potrà più frapporsi fra noi.
Perché per noi, la parola sacra è Famiglia.

La lettura è scorrevole anche se ho trovato qualche "orrore" grammaticale (a invece di ha), spero solo che sia dovuto alla conversione del file da pdf a epub e non proprio una lacuna della giovane autrice.

Ho apprezzato molto i diversi punti di vista dei protagonisti, aiutano il lettore a capire e a calarsi meglio nel personaggio e scoprire i vari sentimenti provati da ognuno di loro. 

I personaggi son ben descritti e ben messi a fuoco, così come gli intrecci, grande potenzialità per un'autrice alle prime armi.

Il romanzo fa parte di una serie, e se non erro è uscito il secondo volume, che però vi dico chiaramente che non andrò a leggere e nemmeno a curiosare. La lettura è stata piacevole ma l'ho trovata troppo adolescenziale, scontata a tratti e non coinvolgente. Non ho provato emozioni, nonostante i temi trattati siano importanti e attuali.

Come vi ho scritto prima, io personalmente non continuerò la serie, ma se avete voglia di qualcosa di leggero, breve e scorrevole, magari da portare sotto l'ombrellone, potrebbe essere la lettura adatta!