Quanti di voi, amici lettori della clessidra, avete sognato di lavorare in una libreria? Io tutte le volte che ci entro dentro, quindi almeno una volta a settimana ho il pensiero fisso.
Mi piacerebbe fare il libraio di professione? Tutto sommato – nonostante il proprietario mi trattasse gentilmente e nonostante alcuni giorni felici trascorsi in quella libreria – direi di no.
George Orwell in Ricordi di libreria cita testuali parole ed è proprio così che inizia il libro di cui vi parlo oggi. Una vita da libraio di Shaun Bythell, edito Einaudi in commercio da Marzo 2018.
Shaun è il proprietario del The Book Shop, una libreria che ha preso in gestione giovanissimo, nel cuore di Wigtown, un villaggio scozzese di pochi abitanti. Insieme a Nicky, la sua dipendente, nonostante restino seduti su uno sgabello, ogni giorno, grazie ai clienti che popolano la libreria, vivono avventure entusiasmanti. Un bel giorno, esattamente il 5 Febbraio 2014, Shaun, che è poi realmente il proprietario della libreria e uno degli organizzatori del Wigtown Book Festival, ha avuto la brillante idea di annotare quel che succedeva in negozio, come una sorta di promemoria per un ipotetico progetto di scrittura. e strada facendo il promemoria è diventato un diario e così un libro.
Mi aspettavo una trama più avvincente e originale, sono sincera, invece l'ho trova quasi banale a parte lo scambio di battute con i clienti più strani. Il libro riporta tutti i giorni nell'arco di un anno e ogni mese è introdotto da un pezzo tratto dal libro di George Orwell. Speravo di leggere quasi una sorte di favola, in fondo è quello che immagino quando penso di lavorare in una libreria, invece ho vissuto la mia stessa esperienza da cameriera ma con clientela diversa. Ho immaginato certe scene che ad alcuni possono sembrare assurde, ma essendoci passata so che è successo realmente e ho riso delle volte come una matta.
I personaggi principali, Shaun il libraio e Nicky la sua aiutante sono descritti gioiosamente, mettendo in risalto il lato sarcastico che hanno e che ho trovato fantastico. Una coppia/scoppia di colleghi che formano un ottimo duetto e rallegrano la libreria anche nei giorni più angusti. Ho immaginato Nicky a lavoro e ho pensato più volte che io non vorrei mai una dipendente come Lei nel mio negozio ma che però è un perno fondamentale per Shaun e quindi potrebbe esserlo anche per me. Ho amato e odiato allo stesso tempo il suo carattere schietto e a tratti menefreghista, proprio questa sua doppia personalità che ho inquadrato io, hanno creato la Nicky che è, chissà se è reale e ha gli scatti un pò pazzoidi descritti nel libro!
Ho raccontato a Nicky che non riesco a trovare uno stuccatore che venga prima di Natale a dare l’intonaco sulla parete isolata da Callum. Lei ha detto: «Lascia fare a me» ed è uscita dal negozio. Cinque minuti dopo è rientrata insieme a un certo Mark, che ha dato un’occhiata al lavoro e ha promesso di cominciare domani. Piú tardi ho scoperto che era andata alla fermata dell’autobus, aveva chiesto alla gente in coda: «C’è uno stuccatore qui?», e Mark aveva risposto di sí.
I personaggi secondari, ovvero i clienti che frequentano la libreria anche se non descritti nei dettagli come i principali, hanno contribuito moltissimo alla stesura del libro, è proprio grazie a loro che Shaun ha potuto mettere nero su bianco gli avvenimenti più assurdi e divertenti.
Mentre riparavo uno scaffale rotto nella sezione Gialli ho ascoltato senza volere la conversazione di due anziane clienti, una delle quali, parlando di racconti dell’orrore, confondeva E. L. James con M. R. James. Si è portata a casa una copia di Cinquanta sfumature di grigio: credo che ne sarà piacevolmente sorpresa, sempre ammesso che non le venga un colpo.
No vabeh, vi immaginate queste vecchiette a casa loro, sedute comodamente sul divano con una copertina di lana magari fatta amorevolmente a mano da loro stesse quando scopriranno la stanza rossa?
La lettura è scorrevolessima, anche perchè ogni giorno sono riportati gli eventi più importanti, senza lasciare spazio a informazioni inutili o non inerenti alla libreria. Mi sono annoiata, questo non lo nego, speravo in qualche colpo di scena e non solo di farmi strappare qualche sorriso per i fatti buffi che accadono o lo scambio di battuta non all'ordine del giorno.Le annotazioni sempre tutte uguali: ordini online, numero di clienti entrati in negozio e incasso giornaliero, insomma nulla di che, per fortuna sempre Nicky a rallegrare il tutto, soprattutto quando si è impossessata dei dati del profilo Facebook di shaun e inizia a scrivere post sulla pagina della libreria.
Ecco cos’ha postato oggi Nicky su Facebook:
Ieri giornata infernale: abbiamo spedito un sacco dei nostri pezzi migliori a un nuovo cliente tedesco, e adesso gli scaffali sembrano vuoti!
Il premio Cliente del giorno va alla signora che è entrata con la figlia e ha cominciato a palpeggiare i nostri bei libri antichi, finché a un certo punto ne ha fatto cadere uno e ha rotto la copertina di pelle. Poi è venuta a chiedermi se avevamo dei romanzi di Steinbeck, e io: «Sí, signora, certo!» (Con un sorriso smagliante, perché il cliente ha sempre ragione). A quel punto lei mi ha starnutito IN FACCIA.
No, non ha comprato niente.
Il finale non cè, Shaun spiega solo che fine hanno fatto i vari personaggi citati ogni tanto nel libro. Come detto prima mi aspettavo un colpo di scena, anche finto, inventato, che però non è arrivato, così sono rimasta incompleta, come se mi mancasse un pezzo per poter porre fine alla lettura. Nota positiva è che nel libro sono riportati tantissimi titoli di libri.
ENGLISH EDITION vs ITALIAN EDITION
Il titolo originale del libro è The Diary of a Bookseller che lo trovo più appropriato rispetto a quello tradotto. Si è vero che l'autore introduce spezzoni della sua vita privata ma a pensarci bene è un diario a tutti gli effetti. Confrontando le copertine, entrambe molto belle, quella originale coloratissima e su una mensola cè anche Captain, il gatto di Shaun, ma io preferisco quella italiana anche se più "fredda" di colori. Le colonne di libri ai lati dell'entrata vengono citati diverse volte nel romanzo, si vede anche Nicky nella sua tenuta da tuta per riscaldarsi visto che la libreria è freddissima e Shaun è proprio come me lo sono immaginata con quei occhialini neri.
Mi dispiace per la valutazione non proprio positiva ma a parte le risate fatte grazie alla commessa, la lettura non mi ha dato le emozioni sperate. Amici lettori, se però avete voglia di scoprire come scorre la vita di un libraio, questo libro in parte puo aiutarvi. Consigliato ma non troppo.
«Stavo uscendo dalla cucina con la mia tazza di tè quando un tizio in giacca da lavoro e pantaloni di poliestere una spanna piú corti del normale mi è rovinato addosso e me l’ha quasi fatta cadere.
– È mai morto nessuno qui? – mi ha chiesto poi. – Nessuno ci ha ancora lasciato le penne cadendo da una scaletta?
– Non ancora, – gli ho risposto, – ma speravo proprio che oggi fosse il gran giorno».
La versione originale è decisamente migliore, come spesso accade... sembra un libro carino a tratti se mi capita sotto mano gli darò una possibilità perchè no ;)
RispondiEliminaIo come cover preferisco la versione Italiana:) Si cara, leggilo se ti capita
EliminaQuesto libro mi ispirava molto quindi mi dispiace che sia stata per te una lettura un po' deludente. Se mai lo inizierò lo farò con aspettative un po' più basse, sperando di ricredermi xD
RispondiEliminaOgnuno prova emozioni diverse, magari a te piacerà piu di me. Se decidi di leggerlo, fammi poi sapere che ne pensi.
EliminaÈ da un po' che ho intravisto questo romanzo sugli scaffali in libreria, e mi ero ripromessa di andare a cercarne meglio la trama. Dopo aver letto però il tuo parere non sono più così convinta di volergli dare una possibilità, in quanto i libri senza finale e non troppo coinvolgenti li evito abbastanza volentieri 😅
RispondiEliminaTi dirò... a me inspira :)
RispondiEliminaCiao! Mi ispira, anche se ne ho sentito parlare o molto bene o discretamente male. Vedremo, per adesso non ho fretta!
RispondiEliminaSto terminando ora la lettura ed ho avuto le tue stesse impressioni. Carino ma niente di più.
RispondiElimina