Buongiorno amici lettori, questo tempo così instabile mi rende l'umore altalenante. Ieri c'era il sole, oggi fa freddissimo e a quanto pare dovrebbe addirittura fiocchettare.
Nel periodo natalizio, la CE Butterfly Edizioni mi ha inviato diversi libri e quello che mi ha colpito di più è stato Un qualunque respiro di Emily Pigozzi.
Un romanzo intenso e delicato, raccontato e scritto da una donna per tutte le donne. Eliana è una ragazza di trent'anni, sposata con Alberto che è l'uomo della sua vita. vivono una vita traquilla, hanno una casa, degli amici, un lavoro, un gatto sornione di nome Angus ma ultimamente si sentono incompleti, nella loro perfetta famiglia manca un cucciolo d'uomo. Eliana e Alberto così iniziano a provarci senza riuscire a riempire il vuoto presente in loro. Cure mediche ed esami invasivi mettono alla prova il loro amore. Riuscirà a restare saldo ed integro?
Emily Pigozzi, con questo romanzo affronta il dono della maternità, il dolore della mancanza, il fallimento (NON VERO) di donna per non essere in grado di generare una vita...la vita che nasce dall'amore.
C'è un tale silenzio , fuori e dentro me.
Non sento più nulla.
Sono capace di sentire, perchè non c'è nulla da sentire.
Soprattutto dentro di me.
Qualcosa di nuovo, di pulsante.
Un qualunque respiro risuonare nel mio corpo.
Per dare la vita. E ancor di più, per sentirmi viva.
Ho interpretato il libro come un diario segreto che può benissimo appartenere ad ogni donna. A raccontare è Eliana, parla di se, della sua infanzia fatta di non amore e del presente perfetto che vive con Alberto, ma racconta anche i suoi pensieri più intimi, le sue paure e preoccupazioni, il suo sentirsi quasi non donna per non riuscire a generare quel figlio tanto desiderato.
Ho letto il libro in pochissimi giorni, immedesimando perfettamente nella protagonista, ho vissuto in parte la sua storia e quindi sò perfettamente come ci si sente ma non la condivido appieno in quanto delle volte mi è sembrata troppo esagerata...ci sono coppie che desiderano un figlio e "la cicogna" arriva dopo dieci anni...due anni scarsi son proprio pochini per avere le reazioni di Eliana. Ma credo che quando la Pigozzi ha scritto questo romanzo, voleva più mirare ai sentimenti e a ciò che si prova e non agli spazi temporali in se. Altro atteggiamente non condiviso ma che ho accettato senza comprendere appieno è stato il dolore per la perdita del feto di poche settimane. Purtroppo ho vissuto da vicino , persona a me vicinissima, questa disgrazia "ingrandita" perdendo non un feto ma un bimbo nato da 3 giorni...in quel caso si che si parla di lutto. Non metto in dubbio i sentimenti di nessuno, ci mancherebbe, ma quando recensisco cerco di essere il più sincera possibile.
[...] Non conoscerò mai il tuo volto, il suono della tua voce, il ritmo del tuo respiro.
Mi sento soffocare. E ora so che a mancarmi non è un respiro qualunque, ma il tuo.
Quello di mio figlio.
Chiudendo questa parentesi che tenevo a precisare (per me) vi dico che la trama segue il giusto sviluppo logico, è coerente ed ha i giusti colpi di scena.
I personaggi come accennato prima sono Eliana e Alberto. L'autrice ha descritto dettagliatamente i loro stati d'animo, ha messo in risalto i pregi e i difetti, ha evidenziato emozioni e comportamenti da rendere possibile l'empatia con il lettore.
Il romanzo, oltre a svilupparsi "fisicalmente" nelle quattro mura di casa della coppia e in qualche sala medica, secondo me si svolge principalmente e "interiormente" all'interno di Eliana: i suoi pensieri, i suoi dubbi, le sue paure, le gioie e anche i dolori che prova.
Il libro è scritto in prima persona, a narrare è Eliana che parla ad un possibile bambino, la lettura è scorrevole e anche piacevole, delicata, umana e ricca di sentimenti. Lo stile dell'autrice è semplice e pulito.
La lettura mi ha coinvoloto molto ma non mi ha suscitato i sentimenti previsti. Come detto altre volte sono dell'idea che ogni lettura è soggettiva, che le emozioni che si provano mutano in base all'umore che si ha e che quindi magari letto in un momento diverso suscita altro. Forse dopo gli eventi negativi, simili a quelli della protagonista, intorno a me ho ancora una corazza che uso per progettermi e quindi non sono riuscita ad abbatterla per immeggermi appieno nel racconto.
Un romanzo sicuramente da leggere...se siete alla ricerca di una lettura semplice, non impegnativa ma toccante, questo è il libro adatto. Non ho letto altro di Emily Picozzi, ma da questo romanzo si capisce chiaramente che con la sua scrittura è capace di parlare ad ogni lettore.
Link acquisto: Un qualunque respiro
Interessante, ottima recensione!
RispondiEliminaGrazie, questo romanzo è il mio primo romanzo e risale a qualche anno fa. È ispirato da un periodo molto delicato della mia vita, c'è tantissimo di me e sono felice di sentirne parlare con tanta delicatezza. Grazie di cuore!
RispondiEliminaMolto interessante, spero tanto che l'autrice sia felice (con o senza figli, perché avere un figlio è bello ma non deve diventare un'ossessione).
RispondiEliminaLeggerò il libro!