23 aprile 2020

Estranei di Osaka Dolls | Recensione

Stavo curiosando tra gli ebook del kindle e mi è caduto l’occhio su Estranei di Osaka Dolls.
Titolo semplice, copertina curiosa: un mobiletto anonimo con delle tazze appoggiate sopra. Mi ha ispirato parecchio e ho iniziato la lettura.

Due genitori: Franco e Alice
Due figli gemelli: Caterina e Marco
Una famiglia.
Degli estranei.

Ogni capitolo dedicato a un componente diverso, argomentando i fatti dal proprio punto di vista. Nonostante, come detto prima, titolo e copertina mi avevano incuriosito, il libro, più lo leggevo più mi sembrava piatto, fino a quando non ho letto con un altro approccio, immaginando una prospettiva diversa…morale della favola: è stata una lettura interessante, piacevole e anche riflessiva!
…siamo un’umanità di insoddisfatti, Franco…siamo ciò che buttiamo… 

Estranei è un romanzo sulla famiglia a tutto tondo, quindi senza tralasciare niente e nessuno, compresi i segreti più nascosti e i vari problemi quotidiani come l’adolescenza, la comunicazione quasi inesistente, lavori non gratificanti, paure e desideri mai condivisi, solitudine e vuoti da colmare in qualche modo, insomma un romanzo sulla famiglia tradizionale.
I protagonisti sono i componenti della famiglia Spinelli. Franco, padre e marito, fa due lavori per mantenere la famiglia e nonostante ciò non hanno una vita agiata. Alice, mamma e moglie, fa la parrucchiera, girando le case delle donne del quartiere per una piega sottopagata. Caterina e Marco, fratelli gemelli completamente opposti. La ragazza è intraprendente, bella e desiderosa, ha molti follower che la seguono sui social ed è bravissima a tenerli in pugno tanto da farsi regalare tutto ciò che desidera per poi rivenderli e mettere i soldi da parte per un futuro migliore lontano dalla famiglia che odia; Marco invece è visto come lo sfigato di turno, bullizzato a scuola e invisibile dalle ragazze, passa il tempo chiuso in camera a leggere fumetti e giocare online ai videogame con amici virtuali mai visti.
«Si sistemerà tutto» gli dice, appoggiando le tazze sul comodino. «Ci ho pensato io: tutti hanno dei segreti che vogliono tenere nascosti.»
«Anche tu, mamma?»
Alice guarda il figlio e gli accarezza i capelli. «Sì, anche io…»
Ho amato ogni singolo personaggio, simili e diversi a modo loro. Ho capito ogni gesto, ogni loro scelta anche se mi sono chiesta più e più volte cosa avrei fatto io al posto loro per ogni singola situazione. Leggendo ho riflettuto molto e mi sono posta un sacco di domande, ho spremuto le meningi per riportare alla mente episodi passati simili a quelli vissuti dai protagonisti.
La lettura scorre leggendo delle loro vite, di come vanno avanti e affrontano questo disagio di essere estranei pur vivendo sotto lo stesso tetto. Si prosegue così, capitolo dopo capitolo fino ad arrivare a degli episodi “tristi”, che proprio mentre la famiglia stava sgretolandosi per sempre, l’amore, quello vero è riuscito a riunire.
Estranei, mi ha fatto vedere, anzi immaginare una parte del mio futuro, ho pensato alla mia piccola G. ormai adolescente e ho capito del bel lavoro che sto facendo instaurando un dialogo con lei, ho capito che sbagliare è umano e che anche se è tardi esiste quasi sempre un modo per rimediare, ho capito quanto è importante far comprendere ai nostri figli l’importanza della famiglia e che parlare dei propri disagi è di grandissimo aiuto.
La libertà non è uno status, è una condizione dettata dalle circostanze. E sebbene ne abbia il diritto non ne ho la possibilità. Non può permettersela la liberta…  


Lettura coinvolgente e interessante, argomenti banali ma reali. L’autrice in Estranei è riuscita a racchiudere tematiche delicate e importanti come il bullismo, l’amicizia, il cercare di togliersi la vita perché ci si sente diversi, l’attrazione per un partner diverso dal proprio, la delusione di essere stati ingannati, ma soprattutto è riuscita, nonostante tutto a far trionfare l’amore.

Una parte di libro mi ha colpito più di tutto. Caterina dopo dei bicchieri di troppo per dimenticare il dolore del suo grande amore, si lascia rimorchiare in discoteca da un ragazzo che con la scusa di portarla in un posto più appartato, la trascina dai suoi amici strafatti e pronti ad abusare di lei. Lei riesce a chiedere aiuto a Franco, il suo papà, tramite un sms inviato di nascosto e il primo vero Uomo della sua vita va in suo soccorso, “facendo il culo” ai teppistelli. Li ho capito quanto può essere grande l’amore per un figlio.

5 commenti:

  1. Non lo conoscevo, ma dritto dritto in TBR!

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    1. anche io faccio cosi...un sacco di libri sconosciuti che spero di leggere prima o poi!
      Grazie della visita

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  2. Cara Alexandra, pure io non lo conoscevo, comunque bene venga!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Una famiglia piacevolmente normale, che la solita vita rende il rapporto tra di essi abulico ma che al momento del bisogno sa farsi trovare unita e pronta. Ciao Alexandra e buona serata, Angelo.

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