28 settembre 2018

Recensione#60 Lacrime di farfalla - Francesca Rossini

Buon Venerdì a tutti, l'autunno sembra proprio arrivato. Il sole splende ma fa freschetto...e io amo tutto ciò!
Oggi vi parlo dell'ultimo romanzo di Francesca Rossini, un libro che è arrivato diritto al mio cuore facendomi versare " Lacrime di farfalla" esattamente come il titolo del romanzo, pubblicato il 18 Settembre dalla Butterfly Editori.
Nessuno pensa al dolore finchè non ne è invischiato,
nessuno pensa alla morte finchè non gli alita sul collo.
Tutta la vita che hai costruito,
tutte le sicurezze dietro cui ti barrichi sono deboli come castelli di carta.
Basta un soffio e tutto crolla e ti guardi attorno smarrito.
Poi hai due possibilità:
chiuderti a riccio o ricominciare a costruire da zero.

Con queste parole che non passano di certo inosservate, l'autrice apre il primo capito del libro. Un pensiero di paura e coraggio che attraversa la mente di Chiara, la protagonista femminile del romanzo.
Chiara è una ragazza semplicissima, prossima alla laura per diventare maestra, circondata da amici, un ragazzo che ama e la spensieratezza delle sue coetanee, fino a quando una parola che pensava non potesse mai sfiorarla, le cambia la vita.
Così me ne sto a fissare quel foglio spillato sopra delle incomprensibili foto in bianco e nero, a leggere: 'carcinoma papillifero'...
In un attimo la sua visione muta, prova ostilità verso tutto ciò che la circonda, compresi amici e famiglia, però un incontro inaspettato, nel luogo più cupo che conosce, l'ospedale, incontra Davide. Uno sconosciuto che riesce a farle battere il cuore con i suoi occhioni azzurri, con animaletti di origami e frasi di poesie lasciate qua e là.
Infila una mano in tasca, tira fuori il pugno chiuso. «Apri la mano». Obbedisco, un pò intimidita dallo sguardo accondiscendente dell'infermiera.
Abbasso lo sguardo e la bocca si apre, mentre lui si allontana rimiro sul palmo un piccolo cigno di carta.
Francesca Rossini scrive benissimo, amo questo suo modo di raccontare così delicato ma allo stesso tempo forte e diretto. La storia come scritto prima mi è entrata nel cuore, ho vissuto dall'esterno questo brutto male che ha portato via giovani amici e parenti e leggendo ho dato delle risposte ad alcune mie domande che ho tenuto sempre per me.
Chiara e Davide mi hanno fatto innamorare. Ho ammirato la forza di lui, questa sua voglia di vivere nonostante tutto. Chiara che dava coraggio ai suoi cari per non farli preoccupare...è proprio questo che fanno le persone malate sapete? Chi ha il cancro e se ne fa una ragione, prova a sollevare gli altri, ad accompagnarli lentamente alla propria assenza.
Un altro personaggio che mi è entrato nel cuore è il papà di Chiara. In lui ho rivisto mio padre...mio padre che darebbe la vita per noi figli ma anche con una semplice influenza cerca di stare da parte, non per la paura di farsi contagiare, ma per non vedere la sofferenza di noi figli.
Come si sente un genitore che sa che la vita del proprio figlio è un punto interrogativo?
Come si può accettare questo senso di impotenza?
Come si può continuare a vivere sereni sapendo tutto ciò?
Fortunatamente Francesca, l'autrice, non si focalizza solo sulla malattia..spazia, si allarga in altri argomenti fondamentali, importanti per provare a sconfiggere "il bastardo", così come lo ha chiamato la migliore amica di Chiara. Flavia! Il romanzo infatti racconta di una bellissima storia d'amore, di amicizia e di fratellanza...sentimenti comuni, quotidiani, potremmo dire anche banali, ma assolutamente fondamentali per i pilastri della vita, della nostra vita!
Torno a casa galleggiando sopra le nuvole. La malattia è un neo insignificante fisso lì nel retro della mia mente, ma la vita è bella, l'amore di più.
Bellissime parole, facile da pronunciare e ancora più facile a scriverle...ma è propriò vero? 
Una bellissima canzone è riportata nel libro, una canzone che mi ha fatto versare infinite lacrime, mi ha ricordato una mia ex compagna di classe scomparsa pochi mesi fa dopo 23 mesi di sofferenza...suo papà la definiva, definisce una guerriera.
Nella sinossi non è riportato un fatto importante del racconto e quindi nemeno io ve ne parlo..quando leggerete il libro e spero lo farete al più presto, capirete il perche qualche riga più sopra ho scritto "nonostate tutto".
Prendiamo la vita di petto, ma da grandi sognatori, perchè è vero che chi sogna può essere ferito dalle delusioni, ma solo osando si vive a pieno e si possono raggiungere grandi traguardi. Non sappiamo cosa la vita ha in serbo per noi, potremmo stare insieme per sempre, potremmo separarci domani, ma intendiamo scoprirlo, senza aspettare inermi che la vita scorra davanti.
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2 commenti:

  1. Mmm... Interessante! Penso di aggiungerlo alla mia lista! Buona serata 📚❤️

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    1. Aggiungilo, aggiungilo...se ti piace il genere lo apprezzerai.
      Buona serata anche a te. Kiss

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