17 settembre 2018

Recensione#56 Album di famiglia - Maria Capasso

Buongiorno Readers e buon inizio settimana, oggi voglio parlarvi di un breve romanzo Album di famiglia di Maria Capasso, letto in anteprima, edito Esemble che verrà pubblicato proprio oggi Lunedi 17 Settembre.
Ho già ringraziato privatamente l'autrice per avermi dato questa possibilità.
Nora è una trentenne indipendente e oserei dire anche tosta. Ha vissuto per anni in una famiglia apparentemente felice, con una madre triste dentro ma sempre ligia a fare il suo dovere di mamma e moglie, un padre assente fisicamente e sentimentalmente ma pronto a valorizzare la famiglia per fare buona impressione, e la sorella Laura, più piccola e più sognatrice rispetto a Lei. Nora ha deciso di allontanarsi da tutto ciò perchè stanca di vivere di una finta felicità, così si sposta da Napoli a Firenze, lavorando in una piccola libreria e scrivendo romanzi per altri rimanendo nell'ombra.
Era una persona distaccata e le piaceva vivere le giornate in perfetta serenità. Non era asociale, ma preferiva non avere rapporti troppo stretti: le presenze fisse la soffocavano.
Nora non aveva dato peso alla sua solitudine, però dopo la morte della mamma si ritrova a reggere un dolore troppo grande per lei che non ha nessuno su cui appoggiarsi. Anna, la sua mamma però, prima di morire le ha lasciato un bellissimo dono: un raccoglitore con dentro la storia del suo vero grande amore e un segreto che cambierà la sua vita.
Il tè era pronto e la nebbiolina di fumo le diede il coraggio di aprire il preziosodono. Lo poggiò delicatamente sul tavolo e l’accarezzò: era un cofanetto di ferro, marrone e senza disegni. Alzò il coperchio sotto il quale un mondo sconosciuto stava per accoglierla, portandola indietro nel tempo. C’erano una collana con il ciondolo a forma di chiave, una spazzola dalle setole morbide e profumate, una bottiglia di profumo vuota, un portachiavi a forma di farfalla, un orologio, una lettera e un raccoglitore verde, un verde luccicante.
Grazie alle belle e sincere parole di sua mamma, Nora torna a vivere, ad accogliere nuove persone nella sua vita e a non limitarsi a sopravvivere ma a vivere...e Marco sarà il suo sostegno.
Non era ancora amore, ma era sulla buona strada per essere vita.
Ho letto il libro in un solo pomeriggio, la lettura scorrevole, il linguaggio semplice e lineare mi ha tenuta incollata sul divano a nutrirmi di parole, di pianti , di sorrisi e di emozioni.
La trama l'ho trovata non originalissima ma nemmeno banale...le lettere che ricordano il passato sono quel tocco in più che fanno apprezzare ancora meglio il racconto. Il finale scontato, lo avevo capito subito ma secondo me non poteva essere diversamente: Nora si merita il lieto fine.
Il racconto ruota principalmente intorno a Nora e alla madre defunta, che però grazie alle belle parole che scrive alla figlia la fa percepire viva, presente...i personaggi secondari, ma non per questo meno importanti fanno da contorno, ma ognuno a modo loro da un senso a tutto ciò.
Ho amato Nora, mi ci sono rispecchiata in molti, troppi tratti...ho apprezzato il suo non accontentarsi, il suo coraggio ad uscire fuori dagli schemi a differenza della sorella Laura. Ho sognato un ragazzo come Marco, dolce, sensibile, non invadente e soprattutto comprensivo.
«E quando avrò bisogno di te, dove ti troverò?».«Io non sono un tipo complicato. Al massimo potrai tro-varmi ad assaggiare una nuova birra per il pub o in giro a raccogliere cose per il mio album».«Hai anche tu le tue stranezze».«E tu sei tra le più belle che il mio album raccoglierà. La stranezza più bella che potesse atterrare nella mia vita».«Sei molto importante!».«Sei necessaria. Molto necessaria per me! Tienilo sempre in mente».
Laura mi è stata indifferente, la classica persona che si accontenta della certezza e stabilità anche al costo di non essere felicè, insomma come la maggior parte di noi...come me!
L'autrice ha puntato molto sui sentimenti, il rapporto tra madre e figlia prevale. Nora e Anna avevano un rapporto fatto di sguardi e di silenzi, di comunicazioni non verbali...un rapporto particolare, un pò difficile da comprendere secondo me, ma molto attuale.
La storia d'amore che Anna racconta alla figlia Nora, sotto forma di diario, le ha fatto aprire gli occhi. Un amore vero, non puro, l'amore da favola che spesso immaginiamo, quell'amore che ti fa aprire gli occhi e riflettere.
«Anna, è pericoloso, ma devo farlo».«Cosa?»Mi baciò. Per la prima volta. Sentii le mie labbra bagnarsi con la sua saliva e la sua lingua dentro la mia bocca. Ricambiai senza indugi quel bacio scandaloso e illegittimo, ma straordinario.
Maria Capasso è giovanissima e ha talento secondo me, Mi piace il suo modo di scrivere ed esprimersi. Non ho comunicato con l'autrice ma dai ringraziamenti ho percepito qualche spunto autobiografico. La sua passione per i libri si percepisce anche da Nora, lei che scrive di "nascosto" per altri aspettando lo spunto giusto per firmare un romanzo con il suo nome, lei che lavora in una libreria e lei che cita grandi autori.
Ho sottolineato tante frasi mentre leggevo, le ho trovate profonde, significative e riflessive...qualcuna anche modficata e adatta ma apprezzata lo stesso.
Anche se il sale brucia, non preferire mai il lago a un mare.
Non mi aspettavo di arrivare alla fine e considerarlo un "romanzo meraviglioso". A me è piaciuto tanto, soprattutto per le lacrime che ho versato. Non ho fatto nessun riferimento al SEGRETO di Anna che ha lasciato alla figlia...leggete il libro per scoprirlo insieme a Lei.
Merita!
⌛⌛⌛⌛⌛ 
Strepitoso


1 commento:

  1. Una recensione perfetta: hai colto ogni punto. Soprattutto il finale, perché Nora meritava la sua famiglia, la sua felicità.
    Grazie di cuore.

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