2 settembre 2018

Recensione#54 Gli Annientatori - Gianluca Morozzi

Buona Domenica Readers, in vacanza ho letto poco e in modo disordinato, ho iniziato più libri e ne ho concluso solo uno. Ho portato a termine la lettura durante il viaggio di ritorno. Gli annientatori di Gianluca Morozzi, edito Tea (1 Marzo 2018).


Se potessi farlo, mi strapperei il cuore con le mani.
 Ma non posso.
 Non con queste mani. 
E allora lo supplico, il mio cuore.
 Gli chiedo di fermarsi.

Il protagonista è Giulio Maspero, un giovane autore bolognese con la passione per la scrittura e per le ragazze che da un giorno all’altro si ritrova senza casa, senza fidanzata, senza soldi e con un romanzo da ultimare. In un sera solitaria per Bologna però incontra un fumettista cialtrone e grottesco in partenza per l’Uruguay, che gli offre di trasferirsi a casa sua ma in cambio Giulio deve prendersi cura delle piante.
Una casa particolare, senza aria condizionata, con vicini invadenti e tutti parenti tra loro e soprattutto senza piante...ma con Rachele, una vicina di pianerottolo veramente bella e disinibita.
Quello sguardo era stato l'inizio della fine.
«Posso farti una domanda?» aveva chiesto.
«Puoi farmi tutte le domande che vuoi.»
«Chi sa che ti sei trasferito qui?»
L'avevo scrutata perplessa.
La trama è molto particolare anche se a leggere la sinossi non si direbbe. Il libro mi è sembrato diviso in due, la prima parte mi ha annoiato e ho fatto fatica a capire il nesso logico con il titolo; la seconda parte invece mi ha coinvolto molto, tenendomi incollata al libro per tutto il viaggio e credetemi 1500 km sono tanti.
I colpi di scena non sono tanti e concentrati alla fine...un finale che lascia a bocca aperto con brividi di orrore addosso. Un film tratto da questo romanzo sarebbe il top.
Ci metto qualche istante a riconocermi nell'immagine riflessa.Io, seduto su un vecchio divano.Con la testa cucita a quella di Davide.La testa piegata verso destra di quasi quarantacinque gradi.Uniti.Per sempre.Siamo noi due, adesso, i bambini nel grano.
I personaggi sono pochissimi, ben definiti e delineati, facilmenete si entra in sintonia con le loro personalità. 
Questo è il primo romanzo che leggo di Morozzi e devo dire che il suo stile mi piace molto, la lettura e leggera e scorrevole, a tratti divertente...ho aprezzato il suo modo di esprimersi molto easy.
Navigando in rete ho capito che è uno scrittore molto apprezzato ma Gli annientatori ha diviso in due i lettori: chi ha apprezzato e chi si aspettava di più, io personalmente non so che dirvi esattamente, so solo che il finale macrabo l'ho aprezzato ma non è un libro che mi ha fatto impazzire.
Rileggendo ciò che ho scritto mi sono resa conto che vi ho dato poco indizi sulla trama ma faccio fatica proprio a spiegarla...strano ma vero!
Ho omesso molti, troppi forse tutti i particolari del romanzo...
Perchè in casa non ci sono piante?
Chi è Mauro, lo strano, socievole e amichevole fumettista?
La famiglia strambalata quale macrabo segreto nasconde?
Chi sono i bambini nel granaio?
E soprattutto, cosa nasconde questo palazzo?
Troverete le risposte a queste domande solo leggendo il breve romanzo...consiglio la lettura anche se non mi ha emozionato ma scosso. Non lo valuterò con il massimo delle stelline perchè all'inizio non mi ha coinvolto, però per la trama e il finale originale, i personaggi un pò fuori dal normale lo etichetto piacevole, quindi tre stelline, clessidre!
Dentro questo bosco, io ci sono da vivo.E anche l’inferno è preferibile agli Annientatori.
⌛⌛⌛ 
Piacevole
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Buona lettura, Ale


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6 commenti:

  1. Non conosco l'autore, quindi mi dovrò informare per capire se fa per me o meno.
    Grazie per la recensione!

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    1. Nemmeno io conoscevo l'autore. Mi ha colpito la copertina e così ho deciso di leggerlo. ;)

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  2. Di Morazzi avevo letto un altro libro ma il suo stile non mi ha convinta molto, l'ho trovato un po' noioso.
    Però di sicuro può migliorare.

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    1. Io invece vorrei leggere qualcosa altro di Morazzi e provare a fare un confronto per capire meglio se può fare al caso mio o meno.

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  3. Non penso che questo libro riuscirebbe a convincermi, soprattutto dopo aver letto l'allusione non tanto mascherata a King.
    Ma tutti devono far riferimento a lui per creare un po' di suspense?
    Un abbraccio!

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    1. Ciao Fra...non linciarmi ma io non ho mai letto nulla del grande King quindi non so fare un paragone. :)

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