Recensione stilata un po' diversa dal solito...generalmente finisco di leggere il libro e poi scrivo, adesso ho deciso di segnare man mano le mie impressioni e le mie emozioni.
Stavo controllando la posta e mi sono accorta di avere un'email dalla CE Tulipani edizioni - non letta - con degli allegati, apro e ci trovo una copia digitale del libro Colori di Giulia Previtali. Non leggo nemmeno la trama e mi fiondo nella lettura.
Il prologo è davvero interessante, mi incuriosisce molto anche se credo di capire, subito al volo, a cosa vado incontro.
Ormai, lo sapeva: più stavi male, più diventavi chiara.
La protagonista è Ginevra, una ragazza bulimica, rinchiusa in clinica per essere aiutata. Ginny controlla la sua vita con il cibo e i chili che si è prefissata di tenere. La sua malattia le fa perdere alcune persone a cui lei tiene molto come la sua amica di stanza Melanie, ma grazie alla sua forza di volontà e al sostegno dei suoi amici e la sua famiglia, riesce ad uscire dal tunnel portando la sua testimonianza in aiuto per altri come lei.
Qualche ora per portare a termine questo missile di libro. Sofferenza e rinascita in poche meno di 100 pagine. Forza e volontà per confermare come i vecchi proverbi non si sbagliano - volere è potere!
Aveva sollevato gli occhi scuri, puntandoli sul ragazzo.«Ginevra è...malata. Si non c'è altra parola per dirlo. E dovranno rinchiuderla in una clinica. Saremo lontane e...è grave. E io sono così arrabbiata, così preoccupata. Ormai sono due settimane che è là. E' tutto bianco, tutto così...asettico per lei».«Malata? Che ha?» aveva chiesto a bruciapelo.«Bulimia» aveva sputato fuori come se le facesse schifo anche solo pensarlo.
Come scritto prima, l'autrice affronta un tema reale, tosto, delicato e purtroppo spesso invisibile. Leggendo, non vi nego che ho pensato spesso al futuro, a mia figlia e a tutte quelle ragazze che per colpa dei canoni della società, si lasciano cadere giù fino a rimetterci la vita. Ginevra, a differenza di Melanie, la sua amica di stanza della clinica, è riuscita a rinascere, a combattere e vincere.
La lettura è scorrevolissima, semplice, lineare...ho trovato solo molto frettolosa la parte dedicata alla "guarigione" di Ginny, mi sarebbe piaciuto leggere di più, scoprire la parte difficile e nascosta della risalita...leggere di tutte le volte che ha creduto di non farcela e di come ha affrontato e gestito la situazione. Avrei voluto leggere, approfondire di più anche la psiche dei suoi amici. Scoprire del perché non sono fuggiti davanti alla realtà e soprattutto del perché sono rimasti al suo fianco pur con tanta paura dentro. Poco cenno anche per quanto riguarda i genitori...come si sentono? come vivono la vita quotidiana con una figlia rinchiusa in clinica?
Ci sono conversazioni che ti segnano dentro, senza che tu possa proteggerti o dimenticare.
Ecco, queste mancanze mi hanno lasciata incompleta non permettendomi di ricevere il massimo da questa lettura pur avendola trovata moto valida e interessante.
Libro consigliatissimo, soprattutto per i giovani, per far capire loro l'importanza della vita. Una vita fatta di colori. Una vita colorata che dobbiamo difendere con tutte le nostre forze quando intorno il nostro mondo appare monocolore: bianco o nero.
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento alimenta il mio blog. Lasciami un segno del tuo passaggio e sarò felicissima di ricambiare!