E allora io mi vesto di sogni | Daniele Di Ruzza | Bonfirraro Editore | Narrativa
E allora io mi vesto di sogni racconta la quotidianità di un Io narrante sognatore. La famiglia, il lavoro, il palcoscenico, l'arte, l'amore, la magia...insomma una vita tranquilla solo se non fosse condotta da un giovane ragazzo affetto da Sclerosi Multipla.
La straordinaria biografia di Daniele Di Ruzza, quindi autore del libro, è stata scritta interamente con il puntatore oculare. Con apparente serenità leggiamo lo sviluppo di tutto ciò.
Il protagonista parte dal giorno della scoperta, racconta della reazione dei genitori, di come molti "amici" lo hanno abbandonato o comunque si sono allontanati, delle difficoltà quotidiane che deve affrontare e lo stato d'animo con cui lo fa.
Ma pian piano, per via della malattia, questo venne a mancare e tutti sparirono, non sarà stato giusto ma fu così. Ricordo spesso le volte che, per via dei miei dolori e malanni, causai disagio alle persone con le quali uscivo e soprattutto le volte che sono stato deriso e umiliato, se per caso sbagliavo a pronunciare delle parole, oppure camminavo meno velocemente, o in maniera strana.
Lettura comica e commovente allo stesso tempo, l'ho letto in un pomeriggio, sia per svogliata curiosità che per interesse vero e proprio.
Inizialmente credevo di aver sbagliato libro...leggevo di una famigliola felice, i pranzi con genitori e fratelli, le paste da portare come dolce o le vacanze al mare spensierate, poi senza accorgermene mi son trovata catapultata nel racconto della malattia. Ho addirittura creduto di aver perso pezzi leggendo, saltato involontariamente qualche pagina o peggio, fatto casini convertendo il romanzo dal formato pdf a epub per leggerlo meglio sul Kobo.
Solo alla fine ho compreso seriamente il tutto, sentendomi una cretina per aver avuto anche qualche pensiero non positivissimo sull'autore.
È questo che succede quando ci si ostina, come me, a non voler leggere mai la trama!
La trama in questi casi non si può classificare, nel senso che è ingiusto dire se la trovo originale o meno, è vera! Vera come questa "vita porca" che spesso, sempre, ci mette di fronte alle difficoltà, a delle scelte non facili, a qualcosa che non meritiamo e non vogliamo, ma purtroppo non possiamo rifiutare ma imparare a conviverci.
All'interno di un'esistenza qualunque, ci si porrà esclusivamente una domanda: tra la malattia che arriva inesorabile e una vita che scorre tra le dita inesorabilmente, quale scelta? "E allora... io mi vesto di sogni"
Daniele nel suo libro si apre a noi lettori, e solo per questo merita attenzione. Non parla di qualcosa di inventato, ma serve su un vassoio la sua vita a degli estranei. Racconta come la sclerosi multipla non lo abbatte ma lo "rafforza" riuscendo a realizzare i suoi sogni. Con coraggio e tenacia diventa un artista: si trasforma in un mago, fa il prestigiatore e anche il musicista. Racconta di come si svolge un suo spettacolo con tutte le difficoltà che deve affronta e gli escamotage che studia per non mostrare la sua sofferenza.
Un pomeriggio, mentre preparavo il cavallo con la carta mi tagliai l’indice della mano destra. Andai così in bagno, per prendere un cerotto, mai pensando che quell’incidente fosse in realtà una rivelazione. Il dolore che avvertivo poteva aiutarmi, comunicando al cervello la presenza di un oggetto, sostituendo, così, la mancanza di sensibilità.
Una lettura che merita di entrare nelle nostre wishlist. Un libro che deve essere proposto nelle scuole. I ragazzi devono smetterla di leggere solo spazzatura e fare i buffoni, hanno bisogno di crescere e maturare e per farlo c'è bisogno di libri come "E allora io mi vesto di sogni."
Non ho altro da aggiungere. Mi ha colpito, non per la malattia in se, ma per il modo con cui l'autore è riuscito senza preavviso a introdurla, spiazzandomi. Ringrazio la Bonfirraro Editori per la copia.
AUTORE
Daniele Di Ruzza è nato a Frosinone il 10 agosto del 1979. All’età di soli sedici anni gli viene diagnosticata la Sclerosi Multipla.Da quel giorno incomincia ad affrontare una nuova vita, composta da farmaci, ospedali, impedimenti fisici, effetti collaterali, rinunce e sofferenze. Fortunatamente ha sempre avuto dalla sua parte una spiccata dote artistica che lo ha aiutato a combattere senza arrendersi mai. [Biografia completa]
Interessante, ottima recensione
RispondiEliminaGrazie Benny, gentilissima come sempre! :)
EliminaCiao Alexardra, sono Daniele Di Ruzza, ti sto scrivendo dal letto della clinica in cui sono ricoverato, ho appena letto quello che hai diligentemente scritto. Volevo dirti che quello che hai provato, mentre leggevi, il mio modesto lavoro, era proprio quello che volevo accadesse e sono stracontento perché é spettacoloso sentirselo dire. Ha lo stesso effetto di un'applauso, solo che in scena io riuscivo a sapere quando avrebbero riso o applaudito perché era il mio lavoro. Ma non essendo uno scrittore avevo paura di fare schifo. E solo dopo 3 anni, aver concluso il libro, trovai il coraggio di proporlo agli editori. Quindi per me é solo un grande onore ed è pleonastico dirti grazie. Ti sto scrivendo con gli occhi dal mio visore ottico.
RispondiEliminaCiao Daniele, trovare un tuo commento mi ha reso felice....grazie mille per essere passato. Un abbraccio forte!
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