Buon pomeriggio a tutti, non solo la piccola ma anche il marito è tornato a casa con la febbre. Mi sono già armata di tanta pazienza e sono prontissima ad affrontare le "lamentele" di entrambi. Intanto che padre e figlia riposano, ne approfitto per parlarvi di Gli sposi profeti di Corrado Leoni edito Kimerik.
Silvano è un ragazzo di trent'anni che lavora alla Cassa Rurale della filiale di Trento, vive con la madre e accudisce l'anziana zia Adelina. Ha perso il padre prematuramente a causa di un incidente stradale quando era ragazzino e affoga tutte le sue delusione nell'alcool.
Dopo l'ennesima serata trascorsa in giro per locali a bere vino con il suo migliore amico Leonardo e il resto della comitiva, si ritrova a sostare da solo in una piazzetta ai bordi del lago di Cavedine dove verrà svegliato la mattina seguente da Assaadah, una giovane donna marocchina dal capo coperto il cui nome significa felicità. Silvano rimane folgorato dalla sua bellezza tanto che nei giorni a seguire la pensa intensamente mettendo a nudo le sue emozioni e scoprendosi innamorato.
Superando pregiudizi e differenze, Silvano riesce ad uscire dall'alcolismo e a crearsi un futuro.Innamorarsi è un'esperienza che rimane indelebile nella nostra vita ed è un avvenimento che si ricorderà per sempre. Ci si innamora non solo di persone, donne o uomini che siano, ma ci si può innamorare anche di una missione da svolgere. Ti coinvolge con una passione tale da diventare patimento, tanto da essere stregati, avvinghiati. Certamente l'innamoramento per una persona è più irrazionale e per questo anche più misteriosamente attraente.
Un romanzo veramente interessante e originale. Inizialmente ero un pò titubante, non riuscivo a capire il tutto e ho fatto fatica a immergermi totalmente nella lettura. Ero incuriosita da Silvano, attratta da questo ragazzo un pò vecchio stampo, educato, come cita l'autore "a pane e Vangelo, alla solidarietà e alla fede cristiana".
Un uomo e una donna, due religioni diverse, un amore. Questo è ciò che sono riuscita a scovare leggendo. Ho amato il confronto delle due religioni, il coraggio di Silvano a superare un pregiudizio molto forte e a fare prediligere l'amore arrivato come un fulmine, senza una conoscenza preliminare. Non vi nego che inizialmente sono stata "cattiva" e ho pensato che Assaadah si fosse interessata a Silvano solo per ottenere la cittadinanza italiana ma poi ho capito il vero amore tra i due personaggi. mi sono sentita una stupida per aver pensato ciò.
Come avete capito il personaggio principale è Silvano, il resto, mamma, zia, amici fanno da contorno ma ricoprono un ruolo molto importante soprattutto per comprendere meglio il ragazzo. Ho apprezzato molto l'unione, il confronto e il rispetto di due religioni diverse. Corrado Leoni sembra proprio volerci dire che accogliere uno straniera non voglia dire solamente "ok io ti faccio entrare nella mia terra ma ognuno a casa propria", ma confrontarsi, dialogare, condividere ed è stato bello leggere dei pasti e delle preghiere fatti in comune da Silvano e la sua famiglia insieme a Sara, nome italiano dato alla ragazza marocchina che lei accetta senza obiettare.
Il romanzo è ambientato nelle valli trentine, dove un tempo vi erano le Famiglie Cooperativa (o forse vi sono anche ora? Non lo so!) usavano i libricini per appuntare il fatturato della spesa dei clienti più anziani, i quali solitamente saldano i debiti subito dopo aver preso la pensione.
Silvano abbracciò Sara e le sussurrò all'orecchio, mentre le mordicchiava il lobo: «Senti il respiro dei nostri figli: l'onda dell'eco della nostra speranza e del loro futuro. Il regno dei cieli è sceso tra noi e si estende dai nostri corpi all'universo, vitalizzati e proiettati nel futuro della luce, perchè non vi è religione più grande della libertà».
La lettura è scorrevole e molto coinvolgente. I capitoli sono lunghi e i titoli ben scelti per il paragrafo che trattano. Il finale è scontato ma è ciò che desideravo per questo tenero ragazzo.
Lettura piacevole che consiglio. Ringrazio la Casa Editrice Kimerik per avermi inviato gratuitamente un copia e permesso di conoscere l'autore e il romanzo.
Gentil Alexandra. Mi ha piacevolmente impressionato la cornice nella quale riflette la recensione sul romanzo: il suo ambiente familiare.
RispondiEliminaHo letto con curiosità e piacevole sorpresa la sua analisi, le valutazioni e le conclusioni.
Come Autore mi complimento con lei per l'attenta lettura del testo e per la corretta interpretazione che esprime l'obiettivo che mi ha motivato a scrivere "Gli sposi profeti". Corrado Leoni.
Grazie mille per essere passato dal mio umile blog a leggere la recensione. Apprezzo molto il tono gentile del commento. Spero di avere altre occasion di leggere qualcosa di suo. Un abbraccio
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