Ciao a tutti, non so se lo sapete già, ma io, come molte di voi sono anche mamma. Mamma di una splendida principessa di quattro anni che ama i libri tanto quanto me...e questo, lasciatemelo dire, mi rende ancora più orgogliosa di Lei!
Martedì pomeriggio pioveva senza tregua, così, dopo una buona merenda al McDonald's, siamo state in un locale pubblico meraviglioso: La Biblioteca. Non è stato affatto semplice scegliere ma dopo una bella ora a girare i vari e stracolmi scaffali, siamo, anzi è riuscita a scegliere i sei libri da portare a casa. GattoBrutto è uno di quelli.
" ESSERE DIVERSI NON VUOL DIRE ESSERE BRUTTI"
GattoBrutto è un meraviglioso libro cartonato interamente illustrato a colori. L'autrice e illustratrice è Silvia Oriana Clombo. Il libro è stato pubblicato a Maggio del 2017 dalla casa editrice VerbaVolant.
Racconta di una famiglia di felini che vivono a casa della Signora Franca. GattaMamma e i suoi quattro micini: Furibonda, Pitò, Lillo e il protagonista della storia, ovvero Gattobrutto.
Gattobrutto, vedendosi diverso dai fratelli, pensa di non meritare l'amore e l'affetto della sua mamma e dei fratellini, così decide di andarsene...nel mondo fuori, con la sua semplicità fa degli incontri speciali che lo aiuteranno ad accettarsi per quello che è.
Gattobrutto è un libro che va assolutamente letto a tutti i bimbi, tratta di un tema importante e delicato: l'accettazione di se stessi, cosa non affatto semplice quando ci si sente diversi.
Le illustrazioni del libro sono curate nei minimi dettagli e riescono a rappresentare bene ciò che leggiamo. La scrittura è in stampatello maiuscolo, quindi adatto ai bimbi che stanno imparando a leggere, i termini usati sono comunissimi, a parte qualche lieve difficoltà con qualche parolina più lunga e difficile da pronunciare per chi è all'inizio di questa meravigliosa capacità che è la lettura.
" INGARBUGLIATO, AGGROVIGLIATO, INDOMABILE E DISORDINATO!"
«Mamma, ma non è giusto che lui crede di essere brutto...e poi anche se ha il pelo ATTORCIGLIATO E STROPICCIATO, io vorrei tanto prenderlo con me e accarezzarlo!»Le figure del libro, come dicevo prima che sono fedele al racconto, aiutano molto a memorizzare la storia e il messaggio trasmesso.
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