Doppio post, doppia recensione..dai che devo recuperare J
Titolo: Il profumo delle bugie
Autore: Bruno Morchio
Casa Editrice: Garzanti
Anno Pubblicazione: Novembre 2012
Trama: La famiglia D’Aste è una delle più in vista della città: una
ricchezza antica, continuamente accresciuta grazie all’attività immobiliare e a
solide relazioni con i poteri forti del luogo, a cominciare dai politici. Su
tutti, nell’ampia villa con vista sul mare dove risiedono i D’Aste, domina il
vecchio patriarca, il nonno Edoardo. Egli ha deciso di puntare tutto sul
venticinquenne nipote Francesco: sarà il volto nuovo della famiglia, e a lui
viene affidato il risanamento di un’area industriale dismessa. Intanto crescono
le tensioni fra Edoardo e i figli: il padre di Francesco, medico insicuro e
nevrotico, e la sorella appena tornata da un lungo soggiorno in India. Sono
proprio le donne, in casa D’Aste, ad avere un ruolo centrale negli equilibri e
nelle faide familiari: la moglie di Edoardo, anziana e malata; sua nuora
Rosita, che non essendo «nata bene» resta per sempre un corpo estraneo al clan;
e soprattutto Dolores, la fidanzata di Francesco, con la sua leggerezza e la
forza seduttiva della sua giovinezza e della sua sensualità. Sarà lei a
scardinare l’ipocrisia che ha sempre regolato i rapporti familiari e a far
divampare contrasti soffocati troppo a lungo, nell'arco di poche settimane –
raccontate attraverso il punto di vista dei tre uomini della dinastia – che
conducono a un Natale decisivo per la vita di tutti.
Recensione:Ho iniziato a leggere questo romanzo perche colpita dal
titolo e dalla copertina...chi non ha mai detto una bugia, anche se in fin di
bene?!
L’autore, Bruno Morchio, ha una scrittura scorrevole, non pesante
e in certi versi accattvante. É riuscito a farmi fare amicizia con i
personaggi.
Una famiglia benestante, che tutti conoscono e apprezzano, ha dei
segreti, appunto bugie e la famiglia vive come struzzi, nascondendo la testa
sotto il terreno e non facendo domande per chiarire le perplessità che hanno.
Lo squalo della famiglia è il nonno Edoardo, il più potente e
forse piu fuori di testa, amante delle donne e sganghera una bugia dopo
l’altra...ma il colpo di scena si ha dalla moglie, Ines, che in punto di morte
lascia un testamento all’insaputa di tutti.
Lo scrittore affronta temi attuali, problemi famigliari, gelosie e
liti per eredità, insomma la vita quotidiana di noi tutti comuni mortali. Ho
apprezzato molto i componenti della famiglia D’Aste, ogni membro diverso
dall’altro e descritto proprio bene, caraterialmente...sembra di conscerli sul
serio.
Il finale per niente scontato da un tocco in più a questo romanzo.
Lo consiglio come libro, ma a me non ha lasciato nulla, non posso dire che mi
ha fatto riflettere su qualcosa o leggendo ho potto pensare “ wow, fammi
sottolineare che sto passaggio mi piace molto”.
Voto: ★★★/5
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