Buon pomeriggio e buon Lunedi...inizio la mia settimana in questo mondo tutto nuovo, partecipando ad un Blogtour&Giveaway....cosa è? me lo sono chiesta anche io :)
Viaggio virtuale tra blog, diviso in tappe...credo sarà una bella esperienza! Per ogni tappa c’è la possibilità di vincere i romanzi in regalo. Come vincere? Commentando le tappe nel blog, diventare un Lettore fisso al blog, mettere Mi piace o seguire le pagine delle autrice o dei romanzi su Facebook, Condividere sulla propria pagina Facebook.
Tutto chiaro? allora valigie pronte e buon viaggio a me!
Continua a viaggiare con noi
La prima tappa si svolge su Libri, il nostro angolo di paradiso , la nostra amica Marianna ci ha gentilmente descritto i romanzi e spiegato un po il viaggio. Il libro che mi ispira molto è:
Lettere fra l’erba – Clara Cerri
In "Lettere fra l'erba" la narrazione si svolge su due piani temporali: nel presente la protagonista è Isabella, una ragazza orfana di madre che torna a vivere con suo padre dopo aver passato l'infanzia e la prima adolescenza in collegio. L'incontro casuale con gli amici di sua madre Ilaria la porterà a interrogarsi sul passato e a iniziare una ricerca che gli adulti aiuteranno e ostacoleranno a fasi alterne, perché è un passato carico di rimorsi e di rimpianti. Ma Isabella scoprirà la verità attraverso le lettere inviate da un'amica di sua madre e soprattutto grazie alla sua capacità di leggere in se stessa, di riconoscersi simile a sua madre nel suo bisogno di essere amata e di capire gli altri. La storia di sua madre narra di un amore che poteva essere felice e non lo è stato, che sembra essere perduto per sempre ma riemerge, contro ogni previsione, in un finale che fa intravedere la possibilità di ridere ancora insieme e affrontare la vita con coraggio.
Fuori dalle tende era già l'alba, avevano appena il tempo di guardarsi e sorridersi col respiro mozzato. Bisognava alzarsi da quel tappeto, Ilaria aveva la schiena arrossata e si muoveva come una bambola rotta, lui la fece sdraiare sul divano, andò a prendere un plaid per coprirla, poi spense le luci e si coricò accanto a lei.
«Appoggiati sulla mia spalla, riposiamo un'oretta, lo vedi, ce l'ho pure io l'incavo apposito per la testa delle amanti, te l'ho detto che sono come un monolocale giapponese...»
Quando Ilaria si svegliò di ore ne erano passate due, se non di più, ed era giorno fatto. Per un attimo fece fatica a capire dove fosse, nuda tra la pelle di un uomo e un plaid che pizzicava, e l'uomo russava, per giunta. Era terribilmente tardi, in tutti i sensi. E doveva tornare a casa. Tornare a casa era l'ultimo atto della commedia atroce e grottesca di quella notte, l'ultimo e il meno divertente. Lui la sentì muoversi e aprì gli occhi, la riconobbe e sorrise.
«Come stai, amore?»
Amore? «Bene, e tu?»
La baciò e le si stiracchiò addosso come un gatto.
«Benissimo, ma ho un sonno... Non vuoi dormire un altro po'?»
Il tuo angolino è davvero troppo carino!felice di esser diventata lettrice fissa ♥
RispondiEliminaGrazie Sara...è sempre un piacere trovare commenti e nuove persone da conoscere. Un bacio
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