23 novembre 2018

Recensione#68 Sempre un passo dietro a te - Monica Ongaro

Buon pomeriggio a tutti, oggi vi parlo di un libro che la Casa editrice Kimerik mi ha gentilmente fatto recapitare a casa dopo l'inizio della nostra collaborazione. Sempre un passo dietro a te di Monica Ongaro, pubblicato a Ottobre di quest'anno.
Trama: Una storia che dovrebbe essere d’esempio per tutte le donne che soffrono a causa delle scelte fatte a volte con troppa leggerezza; donne che si affidano, per amore, a uomini che non le rispettano fino in fondo. Una storia, quella di Patrizia, che purtroppo è oggi di grande attualità e che può essere uno strumento importante per prendere consapevolezza di un problema e trovarne la soluzione. Perché una donna, con le decisioni adeguate e le occasioni giuste, è capace di qualsiasi cosa. L’importante è avere il coraggio e la forza di andare oltre, nonostante tutto e tutti.

GIU' LE MANI
La trama del libro non è originale ma attuale. Affronta un argomento importante e molto delicato. Una realtà spesso sottovalutata, non compresa o meglio ancora ignorata. Una realtà che non dovrebbe assolutamente esistere. 

Patrizia, la protagonista, " a pelle" non mi ha fatto una bella impressione. Non è assolutamente una donna forte come descritta. Le donne forti anche se hanno paura agiscono in fretta e chiedono aiuto soprattutto se vengono coinvolti anche i figli che come si dice "son pezzi i cori".

Patrizia si è affidata più volte a uomini sbagliati, uno in particolare, Paolo, che le rende la vita impossibile, passando dalle persecuzioni ad atti dolosi come l'incendio della villetta in cui vive, fortunatamente senza danni alle persone. E' costretta a cambiare spesso città e a nascondersi come se il problema fosse Lei, come il peggiore dei delinquenti.
Una vita fatta di fughe.
Fuga da un compagno incontrato dopo il divorzio.
E dietro le fughe c'è sempre Paolo, quel compagno che da uomo avrebbe dovuto proteggerla.
PAUSA? NO, SI GRAZIE!
Il libro è molto breve, meno di ottanta pagine che si leggono facilmente in un paio di ore. La lettura è scorrevole e leggera. I capitoli sono cortissimi. Purtroppo pur affrontando un argomento importante non sono riuscita a farmelo piacere, non ho provato emozioni. Sembra essere raccontato tutto d'un fiato e così è stata la lettura. Nessuna pausa. Tutto troppo veloce.
I personaggi non emergono, così come i sentimenti e gli stati d'animo. Nemmeno il senso di paura è stato estrapolato bene. Tutto molto piatto.
Da quando Paolo si era trasferito da Patrizia le cose erano cambiate.
L'allenatore con cui Giorgio aveva avuto tanto feeling si trasformò in un patrigno autoritario, senza averne diritto, con entrambi i figli di Patrizia.
Sinceramente mi dispiace scrivere una recensione non positivissima ma chi mi segue sa che sono sempre molto sincera come è giusto che sia chi da una valutazione a qualcosa.  Come detto prima, il tema affrontato è molto delicato e avrei preferito leggere qualcosa di più profondo, meno superficiale proprio per valorizzarlo, e lasciatemelo dire, la violenza sulle donne che sia fisica, verbale, psicologica o quel che è non deve essere ignorata. 

Sempre un passo dietro a te è il titolo di questo libro ma un messaggio da cestinare: Noi, inteso come essere umano, un passo dietro a nessuno, nemmeno avanti, ma parallelo.

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