Buon pomeriggio lettori...in ritardo di un mese e un giorno, vi parlo di La lunga strada verso te di Francesca A.Vanni. Quando l'autrice, se non carissima amica, mi ha inviato la copia del suo libro, le avevo detto che il Giorno della Memoria, ovvero il 27 Gennaio, pubblicavo online la recensione...purtroppo non sono riuscita a mantenere la promessa :(
I protagonisti principali di questo meraviglioso libro sono Frederik e Benjamin, dissidente politico contro il Reich uno, ebreo l'altro. L'autrice, inizia la storia nel 1938, accompagnando il lettore, in modo graduale e "malinconico" al conflitto vero e proprio, per poi farlo "gioire" con un quasi lieto fine inaspettato.
Ovunque tu andrai, io andrò.
Tanti libri scritti su questo terribile periodo storico e molti si chiederanno perché pubblicarne altri. Ormai basta digitare in rete la parola Shoa oppure Olocausto per avere tutte le info che si cercano...io però sono del parere che gli scritti su quanto accaduto non sono mai abbastanza, parlarne è un modo per non dimenticare e soprattutto per far si che non si commetta lo stesso orrore.
Come detto, l'argomento trattato è tosto, delicato, vero...e Francesca l'ha reso ancora più interessante scegliendo due protagonisti omosessuali, che come ben sappiamo, in quel periodo sono stati presi di mira...scelta interessante e coraggiosa. Ho apprezzato molto anche nel voler inserire tra i protagonisti anche una bambina, Anne, un modo per far vedere il terrore anche attraverso ai suoi occhi.
I personaggi, anche quelli secondari, sono descritti alla perfezione, tutti diversi tra loro e ognuno con la propria personalità. Mi sono immedesimata con tutti loro, provando emozioni vere, pensando a ciò che hanno dovuto realmente subire chi ha vissuto quell' inferno.
Benjamin si rimise in fila e lesse il numero tatuato sul suo braccio. 35620. Era il prigioniero numero 35620. Quel numero tatuato in modo indelebile sulla sua pelle gli provocò un attacco di nausea: quel segno era per lui l'ennesima umiliazione.
La lettura è scorrevole, lineare e molto dettagliata. L'autrice, con i suoi approfondimenti storici, fa capire che tutto ciò non è solo frutto della sua fantasia ma ha dietro un lavoro complesso e preciso di studio e ricerche.
Il testo è ricchissimo di dialoghi, cosa che personalmente ho amato perché mi ha permesso di perdermi meglio tra le righe senza rendere il tutto pesante o noioso come potrebbe un trattato di questo calibro pur se molto interessante.
Bellissimo il messaggio di amore e speranza che ha accompagnato i protagonisti, magari sbaglio ma ho pensato che è stato proprio il forte sentimento che provavano l'un per l'altro a farli andare avanti, a non lasciarsi abbattere dalla paura e dal dolore.
Lui, in quell'istante, non era più sulla Terra: era volato oltre l'atmosfera, aveva fatto il giro della Luna e adesso stava toccando le stelle.
Un validissimo libro da proporre anche nelle scuole, i ragazzi devono sapere e riuscire a riflettere senza prendere alla leggera ciò che è accaduto e mai potrà essere dimenticato.
Francesca ha scritto diversi libri, io personalmente ho letto Le voci delle donne e 1,2,3...Halloween vien da te! Sul suo sito troverete tutte le info.
Cara Alexandra, dalla recensione si direbbe molto interessante.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bellissima recensione! Hai ragione, i romanzi su questo argomento non sono mai abbastanza e ammetto che ogni libro che leggo mi lascia qualcosa di più...
RispondiEliminaGrazie Ale, perdona il ritardo!
RispondiEliminaHai fatto centro, è l'amore il reale messaggio che sta dietro al libro: l'amore è la vera forza che spinge Benjamin e Frederik a non lasciarsi andare, a lottare per le loro vite e per ciò che era giusto fare in quel momento.
Ti abbraccio!