Il bimbo dal nome strambo è un delizioso racconto di Eva Markert, tradotto da Isabella Nanni, che gentilmente mi ha inviato la copia gratuita per permettermi di leggerlo insieme alla mia bimba e recensirlo.
Riccardo che di cognome fa Scoreggini trova che il suo cognome sia terribilmente imbarazzante. Cerca sempre di nasconderlo, ma ogni tentativo di fuga sembra peggiorare la situazione. Un giorno nella sua classe arriva un nuovo compagno con difficoltà simili, ma diversi modi di affrontare la situazione. Riuscirà Riccardino a imparare qualcosa dal nuovo compagno?
Un libro carinissimo ma non adatto ancora Giusi, molto piccola (5 anni) per capire il messaggio del testo. Certo ha sorriso, come gli amici di Riccardino al suono del cognome Scorreggini, ma non ha del tutto compreso perchè il bambino vive male ad avere il suo cognome.
«Prima mi chiamavo Rossi», disse la signora Scorreggini, «e credimi, sono stato contenta di liberarmi finalmente di quel cognome.»
«Oh» sospirò Riccardo, «sarebbe bello se adesso mi chimassi Riccardo Rossi!»
«Rossi, Bianchi, Verdi o Bruno sono nomi comuni a un numero incredibile di persone» disse sua madre. «E' noioso e poco pratico. Ogni volta che chiamavo da qualche parte e dicevo che ero Rossi nessuno sapeva chi fossi.»
Non so dirvi se Il bimbo dal nome strambo possa essere inserito tra i libri anti-bullismo. Non è bello scherzare sulle "disgrazie" altrui ma fondamentalmente questi ragazzini ridevano per il cognome in se e non di Riccardo come persona...
Ho trovato molto "istruttivo" la figura di Giorgio, il nuovo compagno. Nonostante abbia un cognome Diverso rispetto al padrè, e un secondo nome - Cuniperto - davvero singolare, anzichè arrabbiarsi quando viene preso di mira, ci scherza su, ridendo più degli altri.
Un libro adatto per bambini della scuola primaria, la lettura è semplice e scorrevole, non ci sono illustrazioni. Carino da proporre come lettura di classe, potrebbe essere ricco di spunti per avvicinare i bambini ai piccoli problemi quotidiani facilmente risolvibili.
Il titolo originale del libro é Richard von Furzhausen, pubblicato per la prima volta nel 2013 da Dreamteam ebooks, la versione italiana invece, tradotta da Isabelli Nanni, come scritto prima, viene pubblicata a Maggio 2019 dalla Ce Babelcube. Entrambe le copertine sono uguali.
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