Buon Giovedì amici lettori. ho appena finito di guardare, anche se il termine giusto sarebbe "drograrmi" , Prison Break. Chi mi conosce sa che io raramente guardo la tv, ma dopo il post che ho pubblicato qualche settimana fa "Iniziate e mai concluse" mi è tornata la voglia di stare un pò a oziare sul divano.
Ho trovato anche il tempo di leggere, quello per fortuna si trova sempre, infatti oggi vi parlerò di La falena dalle ali d'ombra di Francesca Di Maro che la casa editrice Bookabook mi ha gentilemente inviato.
Valentine Kain, il protagonista, è un serial killer. Vive in una piccola cittadina, tagliata a metà da un fiume, esattamente come la sua vita. Valentine è un attore teatrale, sguardo misterioso, aspetto anonimo, mente confusa. Belloccio per qualcuno, sfigato per qualcun'altro. Il libro inizia con un monologo teatrale e termina con un monologo "reale".
Mi chiamo Valentine Kain, e sono un assassino. La mia non è una pulsione psicopatica e non uccido su commissione. Sono una persona per bene, pago le tasse, innaffio le piante badando a non farle sgocciolare sul balcone del piano di sotto, porto i cani dei vicini al parco ogni mattina e non ho mai fatto del male a qualcuno che non meritasse davvero di ricevere una lezione. Ho ucciso il mio compagno di banco delle elementari, il professore di matematica del college, mia madre, mia sorella Charlotte e diverse fidanzate. Non ho mai ucciso i miei cani, anche se spesso se lo meriterebbero, ma io non ammazzo gli animali, mi fa impressione!
Francesca Di Maro, l'autrice di questo romanzo psicologico, il suo primo romanzo per l'esattezza, è riusita a mettere nero su bianco una trama molto originale. Lo si capisce solo leggendo il libro perchè dalla sinossi sembra un banalissimo thriller ricco di omicidi.
Solo il sibilo della massa che precipitava nel vuoto, poi un rumore sordo, ovattato, come se avesse schiacciato un emorme pancake. La testa di Jasper, o ciò che ne restava, era spiaccicata come poltiglia sotto il proiettore caduto, mentre un faretto, ancora inspiegabilmente acceso, illuminava alcuni piccoli brandelli di cervello schizzati lontano. Val se ne stava in piedi, con le braccia conserte e un'espressione appagata sul viso.
MA WENDY CHI?
Il libro è diviso in un due parti. Esattamente come le personalità del nostro protagonista, Valentine. La prima parte, senza Wendy, l'ho trovata molto lenta e noiosa, commesso il primo omicidio, il resto è tutto uguale e qui non cè traccia di Wendy. La seconda parte, con Wendy, più "colorata", si legge più velocemente e risulta meno noiosa. Entrambe le parti però devo dire che sono ricchissime di descrizioni e dettagli, ma nettamente diversi, distaccati.
Valentine, o si ama o si odia...io l'ho odiato. Brutta parola da dire, lo so, ma non sono poprio riuscita a farmelo piacere, non perchè sia un serial killer fasullo, ma proprio perchè non ho trovato in lui la persona brillante che poteva far emergere l'autrice. Ho pensato più volte di avere a che fare con un ragazzo seriamente disturbato, un bel ragazzo, su questo non ho dubbio, ma con disturbi della personalità.
Lo stile della Di Maro mi piace, il suo modo di scrivere, creare suspence (o suspance), descrizione dettagliate, "allungare quasi il brodo" per tenere incollato il lettore al libro, ha fatto di lei un brava autrice. Mi sono annoiata come scritto prima ma non riuscivo a smettere di girare le pagine, quindi un punto a suo favore.
I personaggi secondari: la Signora Williams, l'amico Eric, la fattucchiera Persefone, la spogliarellista Fara etc, sono tutti elementi importanti per comprendere meglio Valentine e la sua vita o la sua solitudine, dipende dai punti di vista. Personaggi tutti diversi tra loro, molto singolari e interessanti. Anche su questo l'autrice è stata molto attenta ai dettagli. Ha introdotto elementi di secondo livello ma dandogli l'attenzione del primo.
Finale originale, come la trama. Mi ha sorpreso e non lo immaginavo. Apprezzato molto.
Sicuramente leggendo la mia recensione vi starete chiedendo cosa ci sia di originale in un romanzo che racconta duplici omicidi, adirittura vi svelo che la mamma di Valentine, lui stesso l'ha assassinata più volte, ripetutamente.
Vi ho incuriosito vero? Eh lo so...ma amici miei, non posso svelarvi altro altrimenti rischio di fare Spoiler e vi tolgo la sorpresa del romanzo. Leggetelo!
Un taxi lo accompagnò a ogni indirizzo, dove lasciò le lettere nelle cassette della posta, poi scaricò lui e il suo bagaglio leggere all'aeroporto e mentre la città rossa si svegliava, Valentine senza far rumore se ne andò.
Tornando al libro, alla cover più precisamente. Sfondo scuro, titolo bianco, autrice e CE in rosso. Tutto calcolato per far sembrare secondo me questo romanzo un thriller di quelli spietati. Emerge un volto, il viso di un bellissimo ragazzo dagli occhi "sensuali", misteriosi e penetranti sembra quasi a riflettersi in uno specchio mandato in frantumi. Ho apprezzato la copertina più della sinossi e non sto scherzando.
CURIOSITA' SINGOLARE
Prima di iniziare a leggere questo libro, come mia abitudine, ho ceracato un pò i rete qualche parere in modo da confrontarmi dopo, e su un blog, perdonatei ma non ricordo il nome, mi sono ritrovata a leggere un fatto alquanto curioso e singolare, chissà se vero o tutto inventato.
In poche parole bisognava aiutare l'autrice a realizzare il suo sogno: quindi preordinare il romanzo sulla fiducia e se avesse raggiunto in quattro mesi 200 preordini, la piattaforma bookabook firmava il contratto. Complimenti a Francesca Di Maro e soprattutti ai lettori che hanno acquistato a occhi chiusi. Anche il video sponsor su yutube è simpatico.
Questo libro è rivolto a tutti coloro, quindi tutti nel vero senso della parola, che almeno una volta si sono sentiti fuori luogo, inadeguati, assassini dentro. Tutti quelli che voglio esternare i "cattivi" ma veri pensieri che frullano in testa ma reprimono perchè le convenzioni non lo permettono. A tutti quelli che almeno una volta nella vita, hanno desiderato anche incosciamente (e spero solo incosciamente) di uccidere qualcuno.
Anche se ho trovato il libro un tantino noioso non vuol dire che la mia recensione è negativa anzi...Voi conoscete questa autrice? avete letto il libro? Mi piacerebbe confrontarmi con voi.
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