21 novembre 2020

La mia rosa bianca - Suajens Miazzo | Recensione

Buona serata a tutti...come state? non so più quanti mesi sono passati dall'ultima recensione pubblicata. Sto leggendo molto meno e non sempre ho voglia sinceramente di prendere il pc in mano...un rifiuto che non riesco a spiegare nemmeno a me stessa. Ho pensato seriamente di chiudere il blog, ma poi pensandoci bene ho deciso che in fondo l'ho creato per condividere qualcosa che amo, non ho scadenze, non è un lavoro ma un solo bellissimo hobby che mi fa stare bene, quindi perché rinunciare anche se lo aggiorno solo quando riesco? magari, spero, in tempi migliori di adesso riprenderà a fiorire come un tempo.

la mia rosa bianca

Il libro di cui vi parlo oggi, La mia rosa bianca di Suajens Miazzo, tratta un argomento tosto, delicato e purtroppo attuale e invisibile. Finito di stampare a Luglio 2020 per conto della CE Kimerik che ringrazio per la copia cartacea.

Dicono che le sfide ci vengono assegnate perché si ha la capacità di affrontarle: a noi è successo tutto questo, tutto ciò che leggerete, ma come potrete ben vedere in fondo al tunnel abbiamo trovato la nostra LUCE...

Sara e i suoi fratelli sono prede del mostro che si cela fra le mura domestiche. Abusi fisici e psicologici sono all'ordine del giorno. Anime ingenue che già conoscono e vivono l'inferno. L'unica cosa che Sara può fare e ribellarsi e scoprire la sua Rosa Bianca, la sua anima interiore, e darle forza.

Il breve romanzo, circa 120 pagine, è raccontato in prima persona, è un'autobiografia. Sara risulta essere la protagonista, ma in realtà, l'autrice si riferisce a tutti coloro che vivono quest'inferno. Nella premessa, Sara, spiega che ha deciso di raccontarsi per far capire a tutte le vittime di non aver paura a parlare, cercare aiuto. L'autrice stessa, in una sua intervista ha detto che Il suo romanzo è un inno alla lotta e alla resilienza, ad alzare la testa e ad urlare BASTA.

Chi segue il mio blog, o mi conosce un minimo, sa che ho lavorato in una casa famiglia con minori disagiati...ecco, leggendo ho avuto la pelle d'oca. Ho rivisto quei bambini, "i miei bambini" e la loro sofferenza non espressa. Ho intrecciato ricordi, espressioni, frasi e gesti che prima non riuscivo ad incastrare a dovere. Ho pianto, mi son posta domande, mi son date risposte. Ho capito di quanto l'uomo può essere cattivo e soprattutto mi son data della stupida ed egoista per tutte le volte che mi sono lamentata e mi lamento senza un reale motivo.

La lettura è scorrevolissima, coinvolgente e molto semplice da comprendere. Capitoli brevi e intensi. Molto toccanti anche  le testimonianze dei fratelli. Il titolo che 
Dio volle che la lastra resistette e che lei ne usci con qualche ammaccatura, almeno nel fisico. Perché di ferite invisibili ne aveva già dappertutto, dentro l'anima e la mente.
Sara, oltre alle oscenità, parla di Rosa, la sua nonna...colei che nella vita le ha fatto solo bene. Colei che le è stata vicina anche dopo essere passata a miglior vita. Forse, è grazie anche alla presenza della nonna Rosa che l'autrice è riuscita a far nascere dal fango questo bellissimo fiore!

Una lettura che consiglio anche agli animi più sensibili...un romanzo che lascerei leggere a scuola, al catechismo, nelle sale di attesa di medici e cliniche. Un libro che deve penetrare dentro l'anima di ognuno per far capire a chi si trova l'orco in casa di non aver paura e chiedere aiuto, e a chi è fortunato a vivere in un clima sereno e amorevole di non girarsi dall'altra parte. 
Suajens Miazzo è nata il 25 Settembre del 1976. Lavora come impiegata amministrativa. Divorziata, ha due figli maschi, ai quali insegna costantemente il rispetto e l'amore verso gli altri, a non aver paura delle proprie emozioni e di accettarsi per come sono. Vuole che siano consapevoli di quanto è bella la vita nonostante le avversità, che si superano con la determinazione.

2 commenti:

  1. Grazie di cuore per la tur parole e di aver capito il significato del mio libro un abbraccio
    Suajens Miazzo

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  2. Spero che il mio libro lanci un messaggio forte per far capire che ci si può uscire e trovare le forze e che persone buone ci sono che possono aiutare e anche la giustizia

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