23 luglio 2019

Recensione#125 E' ora di riaccendere le stelle - Virginie Grimaldi

Cosa succede quando una donna - mamma - osserva la vita scorrerle davanti come se non le appartenesse? carica le ragazze -figlie- in camper e parte per un viaggio on the road verso Capo Nord. Un’esperienza che le cambierà profondamente, lasciandole senza fiato. Proprio come l’aurora boreale.

Ho acquistato questo romanzo perché la copertina (dal vivo è meravigliosa, sfondo azzurro e disegni in oro che spiccano), mi ha attirato a se come una calamita così potente che è stato più forte di me e ha avuto la meglio. Ovviamente anche il titolo ha fatto la sua parte, chi non si lascia abbindolare dalle stelle?

Inizialmente però, ricordo proprio di aver fatto uscire dalla mia bocca, conversando con mia sorella, queste testuali parole.
" si carino, ma il solito libro scontato. Una mamma in difficoltà che porta via le figlie e fanno un viaggio insieme per recuperare il tempo perduto."
...riavvolgo il nastro perché mi sono sbagliata di grosso!

Quindi ri-partiamo dall'inizio. E' ora di riaccendere le stelle è un bellissimo libro. Grazie ad un viaggio programmato d'istinto verso Capo Nord, in sella ad un camper preso in prestito, fa vivere un'avventura unica e indimenticabile ad Anna e alle sue figlie, Lily e Chloè.

Un viaggio non semplice, spesso fatto di scontri e litigi, attacchi di panico e anche qualche carezza. Un viaggio pieno di sorprese e incontri commoventi, riflessioni sul presente e segreti sul passato. Un viaggio che ha avvicinato una giovane mamma alle sue straordinarie figlie.
Ci rannicchiamo tutt’e tre nello stesso letto. Io non sento più i tuoni, né le gocce che tamburellano contro il tetto; sento solo i piedi di Lily che si sfregano, il respiro di Chloé nel collo, il profumo di vaniglia dei loro capelli, il loro calore contro di me, le braccia che iniziano a formicolarmi sotto il loro peso e il cuore che mi si riempie di gioia.
Ecco, penso che ci siamo, abbiamo riaccese le stelle.
Dopo aver finito il libro ho riflettuto sulla difficoltà di essere un genitore, un buon genitore. Anna, ha 37 anni, separata per una giustissima causa che però tiene "nascosta" alle figlie. Soffre di attacchi di panico, lavora sottopagata come cameriera e quasi non conosce le sue figlie perché non ha tempo sufficiente da trascorrere con loro. 
Ho amato questa donna, per la sua situazione e di come è riuscita a riprendere in mano la sua vita, di come si è amata e soprattutto di come ha protetto Lily e Chloè non parlando male del padre. Le ho augurato il meglio pur essendo un personaggio inventato e ho gioito per e con lei quando è riuscita a riaccendere le stelle.

Lily ha dodici anni, ama gli animali più del genere umano e in particolare il topo che ha adottato e a cui ha messo il nome del padre Mathias perché, come ogni ratto che si rispetti, anche lui ha abbandonato la nave. Questa giovane ragazzina mi ha rapito con il suo umorismo, mi sono fatta certe di quelle risate alle sue battute che ogni tanto ho desiderato essere alla sua altezza. 

Chloè invece è un'adolescente di diciassette anni. L'età più bella forse vista dall'esterno ma tremendamente difficile per chi la vive in quel momento. Ha un atteggiamento da dura ma sotto sotto una tremenda voglia di coccole e tenerezza.

I personaggi sono descritti benissimo. La Grimaldi è riuscita a renderli veri ed è impossibile non affezionarsi a queste tre piccole grandi donne. Un ruolo fondamentale come personaggio lo riconosco alla nonna di Anna, menzionata di meno ma secondo me uno personaggio principale non valorizzato, in fondo è anche o forse soprattutto grazie a Lei che Anna riesce ad affrontare questo viaggio con le figlie superando i suoi limiti. 
Tesoro,
immagino la faccia che stai facendo e quasi rido da sola. Sai quanto ti voglio bene e capirai che la mia macchinazione ha avuto un solo e unico obiettivo: aiutarti.
Da anni ti vedo lottare contro la vita. Ti difendi come un leone, ma lei non ti risparmia. Tutti i colpi sono permessi. Assisto alla partita, sono sempre qui, pronta a trasmetterti nuove forze, a darti la carica quando serve, ma mi sento impotente.
Aver perso il tuo lavoro è una fortuna, l’occasione di iniziare un nuovo round. Quando mi hai confidato la tua voglia di partire e i tuoi dubbi, ho avuto paura che non saresti andata fino in fondo, che avresti fatto dietrofront. Dovevo darti una buona motivazione. Sapevo che, per me, lo avresti fatto. [...]

Una cosa che ho amato di questo romanzo è il realismo di tutto: dei personaggi, dell'ambientazione, dei sentimenti...forse un po' meno dello svolgersi dei fatti, di alcuni,  (mio difetto e limite) ma nel complesso è tutto equilibrato e magico.
Ho amato la scena dell'Aurora Boreale, descritta benissimo, sembrava di essere insieme a loro ad osservare la magnificenza della natura, tanto che subito dopo spinta dal desiderio di condividere la scena sono andata su internet a vedere qualche video del meraviglioso spettacolo.
 
Sopra di noi un’aurora boreale si produceva in un incredibile balletto. Era ipnotico, sembrava un immenso foulard di seta che ondeggiava languidamente nel cielo scuro. Un velo vaporoso che danzava come un alone di luce verde e rosa. Onde che si infrangevano contro le stelle.

La lettura è scorrevolissima, fluida, coinvolgente. A raccontare sono proprio le tre donne, ognuno a modo suo e con il suo punto di vista: quello di  Lily lo scopriamo grazie al suo diario segreto, quello di Chloè dai suoi post su un blog e quello di Anna dalle sue riflessioni. Il romanzo ha solo tre titoli che si susseguono in base a chi è dedicato il capitolo. 

Ammetto che all'inizio la mia opinione sul libro era incerta, temevo che non mi sarebbe piaciuto, che lo avrei trovato banale, scontato ma man mano che il libro progrediva, mi sono davvero appassionata e soprattutto affezionata a queste tre ragazze. Sono proprio felicissima di averlo letto.
Un libro molto bello che tutti dovremmo leggere. Un viaggio alla ricerca di se stessi e dei propri cari. Un'avventura che mi piacerebbe vivere come crescita personale. Un romanzo ricco di temi attuali, delicati, forti. Portatelo sotto l'ombrellone.

2 commenti:

  1. Sono d’accordo con te. È una delle più belle letture dell’anno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per essere passata...belle si ma non bellissime per me :)

      Elimina

Il tuo commento alimenta il mio blog. Lasciami un segno del tuo passaggio e sarò felicissima di ricambiare!