Un grande giorno di niente - Beatrice Alemagna | Mini Recensione

Appena fuori, ho sentito che tutta la noia del mondo si era data appuntamento in giardino. Sotto la pioggia. Ho stretto forte il mio gioco.

Un grande giorno di niente | Beatrice Alemagna | Topipittori | Target 5+

A narrare è un bambino, senza nome e senza età, (forse per poter essere identificato con qualsiasi bimbo),  che racconta la centesima vacanza con la mamma. Una mamma che lavora silenziosamente  al computer mentre lui è occupato a schiacciare i bottoni di un videogioco e pensando al padre assente e a tutto quello che avrebbero potuto fare insieme.

Schiacciavo un bottone, per ore, pensando a mio padre, a tutto quello che mi avrebbe mostrato fuori di qui. Un sacco di meraviglie.

Un pomeriggio, mamma e figlio litigano e il bambino, nonostante il diluvio esce, stringendo più forte il suo videogioco. Inizialmente, sotto la pioggia ha sentito tutta la noia e la mancanza del mondo, poi, attratto dal laghetto e dai sassi, poco distanti, ha deciso di saltarci sopra, facendo cadere involontariamente il suo gioco in acqua.

Senza gioco e tutto bagnato si è sentito perso fino a quando non sono apparse lumache giganti, funghi che gli hanno ricordato la cantina del nonno e un mondo sotterraneo pieno di micro-cose sconosciute e luccicanti.

Cosi piano piano, la pioggia lascia il posto all'arcobaleno e il bambino inizia a vedere il mondo da un altro punto di vista, buttandosi a capofitto in qualcosa che non aveva mai fatto prima come salire su un albero, annusare l'aria a pieni polmoni, bere la pioggia o parlare con un uccellino.

Alla fine il bambino torna a casa, di nascosto si sveste e si guarda allo specchio dove gli sembra di vedere il suo papà che gli sorride

Anche la mamma si accorge di lui, lo aiuta ad asciugarsi e bevono insieme una cioccolata calda, ed è così che il bambino vive un magico giorno di niente.

Allora ho avuto voglia di stringerla forte e di raccontarle tutto quello che avevo visto, sentito, assaggiato. Invece siamo rimasti a guardarci. A guardarci e ad annusare il profumo della nostra cioccolata calda.

Illustrazioni dettagliate ed espressive, forse un po' troppo colorate o meglio troppi colori scuri, comunque delicate e dolcissime.

Il testo è semplice, soprattutto anche perché è scritto in prima persona e quindi risulta anche più semplice ai bimbi entrare in empatia con il personaggio.

Un bellissimo albo illustrato che racconta la quotidianità di qualsiasi bambino. Una noiosa giornata che si trasforma in avventura. Un libro che racconta l'importanza delle piccole cose.