16 maggio 2019

Recensione#112 Piccoli limoni gialli - kajsa Ingemarsson

Attratta dal titolo e soprattutto dalla copertina, (i limoni hanno su di me un potere inspiegabile, mi ricordano la mia terra e amo il loro profumo oltre che il colore), ho deciso di leggere Piccoli limoni gialli di Kajsa Ingemarsson edito Mondadori

Agnes, la giovane protagonista del romanzo lavora come maitre al Bateau Bleu, un prestigioso ristorante di Stoccolma, fino a quando non viene licenziata dal suo capo dopo non aver accettato le molestie sessuali subite in cantina. Dopo poche ore, riceve anche la chiamata del suo fidanzato musicista, Tobias, dove le comunica che si è innamorato di una collega e quindi la lascia e successivamente, quando va a trovare i suoi genitori, scopre che la fabbrica storica dove lavoravano ha chiuso e hanno accettato una proposta di prepensionamento. Agnes, in pochissimo tempo si sente piccola, vuota e insignificante, ha perso tutto e crede che ormai più nulla abbia un senso. A peggiorare il suo umore si ci mette David, il nuovo inquilino del palazzo che le "ruba involontariamente il turno in lavanderia e ascolta musica pessima a un volume troppo alto.
Finito il gruzzoletto economico che aveva messo da parte, Agnes si mette alla ricerca di un nuovo lavoro, cosa non semplice in quanto tutto quello che trova sono lavoretti sottopagati con orari assurdi. Fortuna vuole però che incontra Kalle, un suo ex collega di lavoro, dove le racconta che non fa più il cuoco ed ha decido di aprire un locale, un ristorante tutto suo e sta cercando personale. La ragazza ovviamente accetta contribuendo volentieri con la sua forza fisica e le sue straordinarie idee, nasce così Piccoli limoni gialli, un ristorantino elegante dai toni e cucina mediterranea.
«Piccoli limoni gialli?» Kalle sembrava soppesare le parole una a una. Lo ripeté fra sé un paio di volte. «Non è male» disse alla fine. «Mi suona familiare, in qualche modo.»
Agnes cominciò a canticchiare: «Jag längtar till Italien, till Italiens sköna land, där små citroner gula, de växa upp på strand...».*
«Sì, ma certo! È perfetto: il Mediterraneo, i limoni, l’Italia... è proprio l’associazione giusta!» Kalle la guardò entusiasta.
Agnes esitò un istante, poi disse: «Mi chiedevo se posso farti qualche piccola proposta... per quanto riguarda i colori».
«Certo, hai sognato anche quelli?»
«A dire il vero, sì.»
La trama non è eccezionale, ma il libro è scritto talmente bene che rende la lettura unica e piacevole. Ogni tanto arriva il colpo di scena che riavviva il tutto e ti invoglia a proseguire.  Quarantasei capitoli senza titoli, scritti in terza persona che potrebbero sembrare frammenti del diario di una giovane cameriera. Il dolce finale non è stato facile prevederlo.

Mi sono calata perfettamente nella parte di Agnes, protagonista principale del romanzo, ho ritrovato in lei molti aspetti della mia vita di quando lavoravo come cameriera quindi non ho avuto difficoltà a comprendere il suo pensiero. L'autrice l'ha descritta perfettamente, soprattutto l'aspetto psicologico, sembra di conoscere Agnes come fosse una nostra amica o conoscente. I personaggi secondari anch'essi descritti alla perfezione, pur facendo da contorno, ricoprono un ruolo fondamentale nella vita di Agnes e soprattutto nella sua crescita personale. Ho amato lei come tutti gli altri, un po meno Tobies, da subito avevo capito che giocava con due piedi in una scarba e non facendomi bella impressione mi dava su i nervi, fortunatamente non è stato molto presente. David invece mi ha fatto un'ottima impressione, anche se avrei preferito leggere qualcosa in più sul suo conto...mi è sembrato così frettoloso che non avendo l'oportunità di scoprire altro mi ha lasciato un vuoto dentro che non so come compesare.
A volte capitano degli imprevisti, cose che si vorrebbero evitare. Ed è estremamente frustrante. Ma poi succede qualcos’altro, magari anche qualcosa di meglio...»
Il romanzo è quasi interamente ambientanto al ristorante, ho amato i dettagli, i particolari con cui è stato descritto e progettati, mi ha molto ricordato, soprattutto per i colori, un locale di Marzamemi che io adoro.
La lettura, come detto prima è molto scorrevole e coinvolgente, semplice ma intensa al tempo stesso. Mi sono emozionata con poco e non è da me, quindi complimenti all'autrice. All'interno del romanzo vengono trattati, anche se non sempre approfonditi, argomenti attuali e interessanti, ovviamente oltre al lavoro, alla difficoltà di trovarne uno,si parla anche di amore: amore per il partner, per la propria famiglia, per gli amici e per gli interessi che ci permettono di andare avanti; il tema della morte e della perdita viene accennato ma non approfondito, non so se sia stato un bene o meno, ma quel poco trattato non mi ha lasciato indifferente, così come i vizi, l'alcol per l'esattezza.

Ho trovato questo romanzo reale, per quanto mi riguarda, potrebbe essere benissimo una storia vera, la quotidianità che può vivere ognuno di noi.

Sono andata alla ricerca dell'edizione originale, se non ho fatto male le ricerche è Olandese. Il titolo Kleine gele citroenen è stato tradotto alla lettera. Personalmente preferisco la copertina italiana, più completa e raffinata.

Molti potrebbero trovarlo banale, per me non lo è stato...ho una mia visione delle cose, forse un pò distorta ma preferisco una lettura del genere al romanzetto con superfighi straricchi che vivono una storia d'amore con la bellissima poverella di turno...dico NO a tutto ciò, meglio qualcosa di reale, di concreto, più vicino a me che ad una finzione che difficilmente possa realizzare perchè distanti anni luce dalla realtà!
Non ho dato il massimo della valutazione per il semplice fatto che volevo emozioni più forti e qualche approfondimento in più. Lettura consigliatissima, anche sotto l'ombrellone visto che stiamo andando incontro all'estate.

1 commento:

  1. Se l'estate si deciderà davvero ad arrivare (perché qua continua a sembrare novembre!) questa sarà sicuramente una delle mie letture sotto l'ombrellone (o sotto il condizionatore... perché mi sa che quest'estate il mare lo vedrò giusto in cartolina!) :)

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