15 aprile 2019

Recensione#101 Il bello della vita - Dan Rhodes

Buon inizio settimana amici della clessidra...sono un pò assente in questo periodo, non ho un motivo particolare ma mi sono accorta di non riuscire ad aggiornare come vorrei nonostante preparo molti post in anticipo.
Oggi vi parlo della mia ultima lettura Il bello della vita di Dan Rhodes edito Newton Compton Editori in libreria dal 2012.

Aurélie studia all'Accademia di Belle Arti di Parigi, è una semplice ragazza che conduce una vita regolare fino a quando il suo professore non chiederà di realizzare un bizzarro progetto creativo basato sulle conseguende di alcune azioni. Aurélie così decide di partire da un piccolo sassolino da lanciare nel bel mezzo di una piazza che andrà a colpire un piccolo di meno di un anno di età Helbert/Oliver.  Quel gesto "increscioso" trasformerà per sempre la sua vita e quella delle persone che le stanno accanto. Incontrerà personaggi bizzarri e vivrà situazioni imprevedibili e straordinarie (per chi non lo so però!)

Ho scelto di leggere questo libro principalmente per la cover accattivante, perfetta da collegare con la sfida di lettura a cui partecipo. Ho letto la sinossi e mi son detta "perchè no, sembra carino"....mai fatto scelta peggiore. L'ho trovato noioso, sconclusionato, assurdo, bizzarro, patetico, irreale, inverosimile, grottesco, surreale...continuo se volete, ma non mi sembra il caso. 

Più leggevo più ero intenzionata a mollare la lettura ma poi mi sarei ritrovata in alto mare con la sfida e così ho proseguito con la speranza di un miglioramento che però non ho trovato. 
Troppe scene accavallate, troppi personaggi buttati li senza senso, troppo lungo e troppo noioso per me. Non ho trovato nemmeno "il libro divertente, romantico, ironico  e geniale" che viene citato nella sinossi.
* Divertente.
Cosa esattamente fa ridere il lettore? Aurélie che spara al piccolo?
* Romantico.
La presunta mamma/zia che molla il piccolo con la prima sconosciuta che le capita?
* Ironico.
Far credere che il bambino è un bambolotto Reborn ben fatto?
* Geniale.
Un attore che caca e piscia in pubblico per rappresentare la vita?

Scusatemi ma credo di essere fuori dal mondo!

Con i personaggi non ho trovato nessun feeling, molti li ho trovati con le rotelle fuori posto a partire dalla presunta madre che lascia il suo piccolo di otto mesi con la prima sconosciuta che gli lancia un sassolino causandole un bel livido sul faccino. Passabile sta mamma instabile...ma chi accetta come in questo caso Aurèlie senza opporre resistenza o comunque non denunciando il fatto? Già li ho capito che la lettura non sarebbe stata di mio gradimento. Non sono riuscita nemmeno a inquadrare i personaggi, più leggevo e più mi ritrovavo a pensare "no vabeh, ma questi son pazzi".

Una lettura che non mi ha suscitato nessun tipo di emozioni, e per quanto in molti diranno un libro non impegnativo da leggere sotto l'ombrellone io devo dire il contrario...ho fatto una fatica indescrivibile a terminarlo e a seguire il filo logico del tutto. L'unica cosa che ho apprezzato è che non ho trovato le scene scontate, non riuscivo a prevedere la mossa successiva della protagonista e la frase letta non portava mai alla consegenza immaginata.

L'amore...dove è l'amore in questo romanzo? io non sono riuscita proprio a trovarlo. Sarà che ognuno interpreta questo sentimento a proprio modo ma io qui ho fatto proprio cilecca.
Mi trovo in serie difficoltà a continuare  a scrivere ciò che penso, non ho nulla da aggiungere e non ho sottolineato nemmeno frasi che mi abbiano colpito durante la lettura. 
Sono rimasta proprio delusa, avevo letto in rete recensioni super positive e mi aspettavo molto di più.
Lo stile dell'autore non mi piace..se ha scritto in questo modo altri suoi libri io lo bandisco proprio dalla mia libreria.

Ho confrontato la cover adattata con quella originale...per la prima volta le ho trovate identiche con la differenza del titolo: Il bello della vita non è la traduzione di This is life quindi, come la mettiamo? 

Ho capito che in entrambi i casi vogliono rappresentare il senso della vita...ma è realmente così che viviamo? mi sfugge qualcosa allora...e oserei aggiungere fortunatamente!
Non mi stanco mai di scrivervi che ogni libro viene interpretato in base allo stato d'animo in cui ci troviamo, quindi ciò che io ho trovato pessimo non vuol dire che deve esserlo anche per un altro lettore. Non so se è un libro che consiglierei anche perchè sono sicurissima che tempo un paio di giorni e mi son dimenticata trama e autore.

1 commento:

  1. Completamente d'accordo, ma io ho abbandonato dopo la pagina cento. https://www.instagram.com/gianmarcoambrosino/?hl=en

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