25 marzo 2019

Recensione#97Le cicatrici che non ho - Marianna Pizzipaolo

Buongiorno lettori della clessidra e buon inizio settimana.
Oggi  vi parlo della mia ultima lettura...e che lettura direi! FA-VO-LO-SA  Un romanzo edito Lupieditori, in libreria solo da Febbraio e da quello che ho letto in rete ha conquistato molti lettori, me compresa. Le cicatrici che non ho di Marianna Pizzipaolo.
«Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano, ma la sofferenza tocca il limite, e così cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto. ..»

La sinossi racconta ben poco, l'essenziale. Quattro personaggi. Due storie d'amore. Quattro personaggi legati da un filo invisibile. Quattro personaggi simili ma maledettamente diversi. Nora, donna misteriosa, che ogni fine settimana fugge da Salerno, città in cui vive per rifuguarsi in un paesino di provincia. Gabriele, un ragazzo tormentato dal passato peccaminoso, fatto di sbagli ed eroina. Mariè, ricchissima capo d'azienda, dalla vita perfetta ma infelice. David, gigolò cubano che tutti vorrebbero, con tanta voglia di vivere e un unico grande sogno.
Ci ha provato, ma non ci riesce.
Non ci riesce...
E stavolta non ne servono più di calci. Questo è l'ultimo, quello che lo ha affossato per sempre.
Neanche quello schifo che si cala nelle vene fa più effetto, prima era una botta di vita, ogni dose un
momento di felicità, di pausa dal mondo.
Ora invece.
Ora non fa sentire niente, niente!
A leggere la sinossi, sembra una storia già letta...ma credetemi non lo è! La trama è un inno all'amore in tutte le sue sfaccettature. All'inizio ho fatto fatica a seguire il filo logico degli eventi, ma dopo i primissimi capitoli mi è stato tutto chiaro, anzi, chiarissimo e non sono riuscita a staccare gli occhi dal kindle per andare oltre, scoprire sempre di più, sognare, curare queste maledette cicatrici che lacerano il cuore. Nel romanzo, l'autrice ha inserito un bellissimo colpo di scena che avevo già immaginato e nonostante possa sembrare banale, l'ho amato quel filo invisibile. Il finale è tormentato ma conclusosi nel migliore dei modi, esattamente come io volevo.
«cazzo se ce la faccio entrà! O ci entra o ci entra! E se non ci entra butto giù tutto! Se serve smantello il mondo e lo ricostruisco daccapo!»
I quattro personaggi sono vivi, cazcavolo se lo sono, descritti bene, un pò meno fisicamente ma ciò che conta in questo romanzo è la dettagliata descrizione psicologica di ognuno di loro. Il carattere ben evidenziato e che emerge sempre e comunque. Il mio personaggi preferito è stato Gabriele, ha fatto innamorare Nora e non solo...ho lottato con e per Lui. Mi sono legata fortemente a questo ragazzo così impertinente, bello, diretto e complessato, forse perchè la sua storia è un pò anche la mia, e credetemi, il passato anche se si riesce a superare, torna sempre a tormentarci. Nora mi ha fatto tenerezza, forse più Mariè, ma ho tribulato a capire determinate scelte, sbagliate ai miei occhi...questo vizio di complicare la semplicità quando delle volte basta veramente poco per essere felici. David invece l'ho odiato, mi sono ritrovata più volte a maledirlo, giuro. Troppo invadente, pesante, troppo tutto per la tenerissima protagonista.
Bruciano.
Bruciano, le labbra.
Bruciano di sdegno, di rabbia, di cose non concesse.
Bruciano.
Bruciano, le guance.
Bruciano di vergogna per quel tocco non voluto, per quel bacio sprecato.
Bruciano.
Bruciano negli occhi, le lacrime.
Bruciano perché non sono le sue, le labbra, che anche solo per un attimo avrebbe voluto sentire
addosso.
L'ambientazione non so dscriverla a dovere, io mi sono immaginata solo una stazione ferrovia, una non di quelle affollate, un pò tenebrose, di quelle che a scenderci da sola mette un pò di panico...quel panico che però Gabriele riusciva sempre a far passare a Nora e anche a me che mi veniva l'ansia per lei. 
La lettura è scorrevolissima, soprattutto dopo che si è familiarizzato con il tempo, con le date segnate a inizio di ogni capitolo. Una lettura coinvolgente, mai scontata, emozionante. Ho riso, ho pianto, ho sognato, ho imprecato qualche santo...ho vissuto! Si, avete letto bene....ho vissuto le storie di questi quattro personaggi e mi sono innamorata insieme a loro, di loro.
Un romanzo, come scritto prima che parla di amore. L'amore in tutte le sue sfaccettature. Quell'amore che fa sognare ma anche ferisce. L'autrice è stata bravissima a mettere nero su bianco quello che si prova quando si è innamorati, ma non si è limitata solo a parlarci dell'amore felice, ma anche delle conseguenze di questo bellissimo sentimento: ci parla della delusione, della rabbia, delle gioie e dei dolori, persino dell'odio contrapposto all'amore. 
«Devi fare quello che ti senti, bella mia, però ricordatelo che è difficile passare la vita, sapendo di
aver trovato la felicità e di averla lasciata andare, solo perché non abbiamo avuto il coraggio di fare
un passo indietro e dire ti perdono...»
Si può amare e odiare allo stesso tempo? Eh? quante volte ci siamo posti questa domanda? Io in primis, una domanda che mi tormenta tutt'ora e non riesco a darmi la giusta risposta, ma poi analizzando il punto in cui mi trovo ora, mi rispondo di si. Ora come ora, io amo e odio allo stesso tempo la persona che mi sta accanto.
Lo odia, lo odia, lo odia, lo odia, lo odia.
Dio solo sa quanto lo odia!
La mente lo odia.
Ma il cuore, il cuore lo ama.
Lo ama, lo ama, lo ama, lo ama, lo ama.
Dio solo sa quanto lo ama!
Lo odia e lo ama!
Da morire, da impazzire, da fare male.
E vorrebbe, vorrebbe zittire il cuore e far vincere la mente e la ragione.
Vorrebbe.
Ma non ci riesce.
Quando si parla di amore, è facilissimo cadere nel banale, ma Marianna, l'autrice, è stata bravissima a superare l'ostacolo e ad andare oltre arrivando dritta al cuore.
Sono pochissimi i libri che mi trasmettono le emozioni povate leggendo questo romanzo. Ringrazio l'autrice per avermi contatta e richiesto una recensione. Grazie Marianna per avermi fatto sognare. Grazie per avermi messo tra le mani questo gioiellino. Grazie!
Un bellissimo romanzo da leggere assolutamente. Un libro super che consiglio a tutti. Leggetelo e lasciatemi trasportare da questi personaggi. Lasciatevi andare e seguite sempre il vostro cuore.

1 commento:

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