9 dicembre 2018

Recensione#71 Solo una vita - Mariuccia La Manna

Hei readers, avete fatto l'albero di natale? a casa mia la tradizione vuole che l'8 Dicembre, Festa dell'Immacolata, si iniziano i preparativi della festa più bella dell'anno. Io però, da quando ho la mia piccola principessa, inizio il primo Dicemebre con l'apertura della prima casellina del calendario dell'avvento.
Ieri ho iniziato e finito di leggere un nuovo breve libro pubblicato nel 2016, che la casa editrice Bonfiraro mi ha gentilmente donato: Solo una vita di Mariuccia La Manna.

Marta è una dolcissima ragazza che conosce l'amore a 16 anni. Paolo è colui che la farà innamorare. Il suo primo amore. La bellissima favola che vive a inizio relazione è la stessa che le farà del male fino a rimetterci quasi la vita.
Era soltanto l’inizio di una lunga storia, quella di Marta e Paolo, la storia di Marta, una ragazza come tante, un destino come molte, forse troppe donne; tante vicende e un unico comun denominatore: un amore violento.
L'autrice affronta un tema importantissimo, delicato, reale, attuale e spesso ignorato. La violenza sulle donne. Ormai in tv abbiamo scoperto che spesso l'orco è proprio colui che ci dice di amarci e con cui condividiamo il letto. 
Marta era solo una ragazzina innocente quando per la prima volta ha incrociato il suo sguardo con quello di Paolo. Paolo, colui che doveva proteggerla per la vita, invece, quella vita gliel'ha proprio tolta.
Colui che le aveva donato il sorriso e la gioia di vivere quei momenti magici insieme, era lo stesso che aveva deciso di strapparglielo quel sorriso, anzi, di prendersi Marta e basta, di prendersi la sua vita a qualunque costo.
MEGLIO TARDI CHE MAI!
Spesso noi donne non ci accorgiamo dell'amore malato dell'uomo che ci sta accanto e Marta purtroppo l'ha capito troppo tardi...ma almeno è riuscita a salvarsi a differenza di molte donne vittime di violenza. E' riuscita a salvarsi fisicamente ma con l'anima in frantumi. Spesso questo tipo di amore, riesce a convincere la vittima che il problema non è colui che le fa del male, ma è lei ad essere sbagliata, a commettere errori.
Marta si era convinta che quella forma di amore fosse quella giusta, giustificando Paolo.
La trama non è originale, ma è attuale come ho scritto prima. La Manna ha "inventato" la storia, ma tutti sappiamo che ogni giorno milioni di donne in ogni parte del mondo perdono la vita a causa dell'uomo che dice di amarle.

Analizzando i personaggi, potrei dire che quello principale è Marta...invece no. I personaggi principali sono Marta e Paolo. Lei non potrebbe esistere senza il "bastardo" (fatemi passare il termine). Ho conosciuto Marta per le violenze fatte da Paolo. Lei è l'eroina, la donna coraggiosa che ha deciso di lottare per salvare la sua vita. Lui è il cattivo che ha avuto la fine che si meritava.

Il racconto anche se breve si svolge in un arco di tempo lunghissimo: ventitrè anni (1984 - 2007). L'autrice però, saggiamente, non ci annoia raccontando per filo e per segno ogni anno che passa, ma è riuscita a mettere in evidenza i fatti più importanti e significativi dell'amore malato.

Anche per l'ambientazione ha fatto la stessa cosa. Ha citato semplicemente tre luoghi, i più importanti: il mare, l'ospedale e la libreria.
Marta adorava il mare, l'aveva sempre amato, faceva scivolare via da dosso quel drappo di brutti pensieri che le si annidavano dentro.L'incedere del tempo si bloccava.Lo sapeva sulla sua pelle che, nonostante tutto, anche il sole del giorno peggiore sarebbe tramontato.
Il libro ha pochissimi dialoghi, ma nonostante ciò la lettura è scorrevole e leggera pur affrontando un tema delicato e toccante. 

Ho apprezzato molto le famose citazioni che l'autrice ha inserito come presentazione a inizio di ogni capitolo. Sono state scelte con cura e racchiudono metaforicamente il capitolo a seguire.

ANCHE I PROFESSORI OGNI TANTO HANNO RAGIONE
Ricordate quando a scuola, studiando letteratura dovevamo individuare l'inizio, lo svolgimento e il finale di ogni racconto? Ecco in questo breve romanzo è semplicissimo da capire.
L'inizio che racconta la bella storia d'amore che tutti sognamo
Lo svolgmento è la violenza che Marta subisce da Paolo, violenza non solo fisica ma anche mentale.
La fine: il male viene sconfitto e Lei trova la serenità.

Ecco, il finale è scontato ma meglio la serenità che la morte. Purtroppo ho conosciuto una ragazza che è morta per mano di colui che diceva di amarla, l'ha uccisa davanti al figlioletto di dieci anni. Le ha buttato dell'alcool addosso e poi dato fuoco. 
Il femminicidio va fermato. Non dobbiamo stare zitti di fronte a questo calvario. Dobbiamo sostenere i più deboli e proteggere loro. 
Siamo tutti bravi a dire "Scappa, ribellati, denuncia" ma dall'esterno non siamo in condizioni di giudicare e comprendere al cento per cento la realtà dei fatti. Quindi meno parole e più azioni.
La lettura è stata piacevole, non si può valutare negativamente un libro che raccontà la verità, è controproducente secondo me. Anche se tutte uguali, amo questi generi di libri, mi trasmettono un misto di emozioni che vanno dalla pena per la vittima alla compassione e rabbia per l'orco. Lettura consigliata.

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