18 novembre 2018

Recensione#66 Nostalgia di cartapesta - Maria Caterina Basile

Buona Domenica a tutti, ho appena finito di fare colazione: caffè amaro e biscotti. Non so se restare in pigiama tutto il giorno o prepararmi e fare un giro, magari in centro Lecco. Voi che dite?
Intanto che decido come organizzarmi la giornata, vi parlo di un breve romanzo che ho finito di leggere ieri pomeriggio: Nostalgia di cartapesta di Maria Caterina Basile, pubblicato se non erro a Settembre di quest'anno dalla AUGH!Edizioni.

Il libro racconta di Salvatore, un trentenne con un passato non facile: un padre assente, una madre "malata" e un fratello tossicodipendente. Lavora come garzone nella bottega dello zio Enzo, maestro cartapestaio, che lo ha cresciuto come un figlio. Salvatore è visto da molti come un fallito, etichettato adirittura omosessuale dopo averlo visto scambiare un abbraccio con un suo carissimo amico, un ragazzo fuoriluogo per il paese in cui vive. L'arrivo in citta del piccolo Riccardo e la bella Maria Elena, gli permette di vedere il futuro con occhi diversi, apprezzando la felicità delle piccole cose.
Cedo. Cedo tutte le volte. Prometto a me stesso di non badare ai giudizi degli altri, alle loro opinioni non richieste, alle battute fuori luogo, agli sguardi di disapprovazione. Mi dico di essere forte, di continuare dritto per la mia strada, una strada tutta in salita che mi è costata tanta fatica percorrere, di concentrarmi sui progressi fatti, e poi… cedo
Il breve libro che si legge in pochissimo tempo, fa riaffiorire alla mente infiniti ricordi e catapulta il lettore in un mondo quasi magico. La trama è semplicissima e nonostante non ci siamo colpi di scena, il seguire dello sviluppo logico tiene incollato il lettore alle pagine del libro.
I personaggi sono ben descritti e identificati, ognuno ha il suo carattere che spicca nel contesto sociale in cui si trovano, Salvatore ad esempio, è rimasto un ragazzo arretrato, lontano dalla tecnologia, dai social ma non per questo bigotto come può essere la cugina e il marito che lo etichettano "gay" perchè lo hanno visto abbracciato ad un suo carissimo amico. 
Difatti, termina all’istante, con questi ultimi che ci salutano imbarazzati e vanno via lasciandosi scappare un “gay” appena sussurrato, che mi suscita un senso di ilarità e di sconforto allo stesso tempo. L’abbraccio tra me e Fausto deve averli turbati parecchio…
Una figura importante è senza dubbio lo zio Enzo, il suo atteggiamento e pensiero sempre positivo per ogni cosa, il godersi la vita a prescindere da tutto e tutti, il suo non giudicare e invogliare il nipote a lasciarsi il passato alle spalle e andare avanti, deve essere d'esempio per tutti.
“Quando ti invitano da qualche parte, sempre devi andare! Mangia, bevi canta, ama ché la vita una è e domani non sappiamo se ci siamo” 
L'autrice è riuscita a disegnare efficacemente le emozioni dei personaggi, la narrazione in prima persona fa crerae un'empatia con i personaggi principali che non essere invasi dai ricordi è praticamente impossibile.
L'ambiente è reale, ben descritto. La Lecce passata e presente si percepisce in ogni singolo ricordo che si legge. L'autrice è stata bravissima a far emergere i dettagli. Ho percepito ogni singolo odore, oggetto, colore del romanzo. Sono tornata indietro nei ricordi insime a Salvatore. Ho rivisto qualche aspetto della mia infanzia provando un senso di nostalgia. 
Il finale è stato scontato e l'ho trovato incompleto. Speravo in qualche dettaglio in più che non ho trovato. Mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca se devo essere sincera.
L’universo mi ha mandato qualcuno perché io possa coronare il mio sogno. Non sprecherò mai più il tempo a sentirmi infelice.
Non conoscevo Maria Caterina Basile e ho amato questo suo stile, quasi poetico,  semplice e scorrevole di scrivere e raccontare. La lettura non è per niente noiosa nè pesante. Ho letto in modo ossessivo combattuta se terminare per scoprire il finale o rallentare per assaporare ancora i ricordi della mia infanzia.
Come scritto prima il libro non ha nulla di originale ma la capacità della scrittrice di far emergere i particolari fino quasi a riuscire a renderli reali, rende questo romanzo un ottimo libro da consigliare.

7 commenti:

  1. Mi terrò in mente questa scrittrice perché il libro che hai recensito mi attira parecchio.
    Grazie anche per aver segnalato il mio ultimo romanzo, buona domenica :-)

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    1. Ciao Olivia, figurati...segnalo con piacere, non mi costa nulla e nascono belle amicizie.
      Brava, tieni in mente questa scrittrice perchè merita. Il libro è un treno di ricordi.
      Un bacio.

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  2. Nemmeno io conoscevo la Basile e dalla tua recensione capisco che si tratta di un bel libro che tratta una tematica importante come quella del coming out e dell'accettazione.
    Grazie per avermi fatto scoprire una nuova autrice.
    Ciao!

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    1. Ciao Melinda, grazie per essere passata e soprattutto avermi lasciato un tuo segno.
      E' stata la scrittrice stessa a farsi conoscere, mi ha chiesto una recensione e io ho accettato..ottima scelta.
      Un abbraccio!

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  3. Ciao! :)Non conoscevo né il libro né l'autrice, ma la tua recensione fa veramente ben sperare. Inizio a segnarmi il titolo, che non si sa mai. Non è esattamente il mio genere, ma magari se lo trovo girovagando in biblioteca potrei dargli una possibilità :)

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    1. Brava cara, segna il titolo.Una lettura piacevole. Un bacio

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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