10 novembre 2018

Recensione#65 Manda un messaggio quando arrivi - Sara Boschetti e Sergio Trapasso

Ciao amici come va? esattamente due mesi fa, quindi il 10 Settembre, ho ricevuto dall'autore stesso la copia digitale di Manda un messaggio quando arrivi. Un libro scritto a quattro mani da Sergio Trapasso e Sara Boschetti pubblicato l'8 Febbraio da La Caravella Editrice.
Erika è una giovane donna in carriera, matura, riflessiva, bella e sicura di se. Loris, il suo migliore amico, è un uomo con la spensieratezza di Peter Pan, amante delle donne e ovviamente bello da lasciare senza fiato. I due amici vivono a Rimini, ma quando Erika riceve la proposta di lavoro che ha tanto desiderato, si trasferice a Roma.
Cosa succederà al loro rapporto?
E' realmente così vero come dicono?
E' sul serio solo amicizia?
«Quindi la mia amica se ne va? Voglio dire, dovrai stabilirti a Roma, giusto?»
Tasto dolente. Sapevo che ci saremmo arrivati, ma fa male affrontare questo argomento.
Il libro da quello che ho capito è stato scritto senza essere programmato, i due autori hanno scritto ognuno i propri capitoli riallacciandosi agli incipit che hanno "piazzato" all'inizio di ogni paragrafo.
I capitoli scritti da Sara mi son sembrati più dettagliati e ricchi di descrizioni ,quelli di Sergio basati più sull'interiorità, infatti non mancano diverse figure retoriche. Entrambi hanno scritto in prima persona, una cosa che apprezzo molto perchè secondo me fa entrare il lettore più in sintonia con i personaggi.
La trama non è originale, assolutamente...la vera originalità e direi anche bravura sta sul fatto di saper mettere in piedi un racconto con due teste che pensano e scrivono senza programmare una scaletta.
Detto ciò, e credo unica nota positiva per me del libro, vi dico che i personaggi non mi son piaciuti...si parla di amicizia tra uomo e donna che non so dirvi esattamente se ci credo o meno ma qui io ho trovato solo un amore non esternato per paura di rovinare un rapporto di amicizia...tra amici non cè gelosia, tra amici non si finisce a letto come è successo a Erika e Loris.
Stiamo parlando di personaggi adulti e non ragazzini che nascono i loro sentimenti dietro un dito.
«Non è per questo. Non mi piacciono le scenate».
«Non hai ancora visto niente. Vieni qua a Roma dalla tua migliore amica con cui scegli di andare a letto e nel frattempo organizzi la mattinata con la sua amica!!! Ma non ti vergogni neanche un po’? Ma non ti fai schifo?»
«Aspetta. Io non ho scelto e organizzato nulla».
«E allora spiega come sei finito con me stanotte e come mai qui siamo in una camera con un letto matrimoniale e la mia amica è vestita come una coniglietta di Playboy»
La lettura è scorrevole ma l'ho trovata a tratti noiosa, pensieri buttati li come a voler allungare il brodo. Non ho trovato il giusto feeling con niente, non vedevo l'ora di terminarlo per iniziare una nuova lettura.
In rete ho letto solo recensioni positive, quindi mi sento leggermente in colpa a non unirmi alla mischia.
Il finale è scontato anche se per un attimo ho credo al colpo di scena che mi ha mandato fuori strada facendomi sorridere e pensare "oh finalmente" invece no...pazienza!
Gli invitati, anzi no, l’intera chiesa, compreso il sacerdote, ha un sussulto, nessuno più fiata e io sono
assolutamente divertita da questa situazione, così anche loro possono provare cosa vuol dire non avere ossigeno a sufficienza
.
La valutazione non è negativa. Gli autori scrivono bene, semplicemente che a me personalmente non mi hanno emozionato come speravo. A chi piace il genere o l'originalità della scrittura a quattro mani, passerà sicuramente piacevoli ore di lettura...

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