28 luglio 2018

Recensione#50 Meet to alla boa - Paolo Stella

Sabato Readers...buongiorno! Programmi per il fine settimana ne avete? Io a parte iniziare una nuova lettura e ricamare un pò, non ho programmi.
Ho letto un nuovo libro, guardo pochissima tv e non sapevo che l'autore di questo romanzo fosse stato ad Amici..vi prego non odiatemi.
Ho letto il libro con la morte nel cuore e forse proprio per questo ho metabolizzato tutto ciò che Paolo Stella ha voluto trasmettere con questo romanzo. Due giorni di pianti quasi ininterrotti, qualche sorriso, mille pensieri e una sola domanza senza risposta: PERCHE’?
«Perché?» La sua voce è impercettibile.
«Perché non lo so.»«Perché? Lei era bella. Il mondo ne aveva bisogno. Io ne avevo bisogno

Meet to alla boa è il romanzo d’esordio di Paolo Stella, pubblicato il 10 Luglio dalla Mondadori. Un libro che non lascia di certo indifferente per la semplicità con cui è scritto ma di grande effetto per le emozioni forti che traspare.
Riconosco la tua calligrafia perché è un casino.
Meet me alla boa. Ogni volta che ne avrai bisogno.
Abbiamo trovato il nostro territorio, lo spazio dell’annullamento dell’io e della nascita del noi.
Ora abbiamo un posto nel mondo dove essere uno lo specchio dell’altra, dove non esistono giudizi né preconcetti. Dove ci si ascolta. 
Non mi vergogno a dirlo ma sto trovando serie difficoltà a riassumervi la storia senza cercare di fare spoiler cosi vi trascrivo il prologo del libro che in poche righe racchiude un mondo, qualcosa che nessuno di noi dovrebbe mai provare, una telefonata che nessuno dovrebbe ricevere.
«Sono l’ufficiale di polizia Betancourt, del distretto di Paris.»«Scusi, ha detto polizia?»«Sì. Lei è da solo in casa? Può sedersi per favore?»«Sono in piedi e sono solo.»«Si sieda, per favore.»«Sono seduto.»«Bene. La chiamo perché abbiamo trovato questo numero sul cellulare di una ragazza qui a Paris; ha subito un incidente. La situazione è molto delicata. Abbiamo chiamato “casa”. Quindi supponiamo lei sia della famiglia.»«Sono il suo ragazzo.»«Stiamo cercando di contattare anche i genitori, perché riteniamo opportuno che veniate il più presto possibile a Paris. Non troviamo il loro numero. Lei me lo potrebbe fornire?»«Non li conosco personalmente, mi dia un attimo.»«Bene, la ringrazio. Pensa di venire?»«Certo. Prendo un volo e arrivo.»«Bene, le lascio il numero del...»«È morta, vero?»Troppo silenzio. Lo senti subito quel troppo, è lucido come una lama.«La situazione è critica.»«È morta.»«Mi dispiace molto. La aspettiamo qui, quando potrà.»Clic.
Così Franci, il protagonista, il fidanzato, lo sfortunato interlocutore, si sente il mondo crollare addosso...prende il primo volo per Parigi e arrivato li, in quel palazzo freddo di mattoni rossi, in soli trenta passi che è poi la distanza che separa Lui da Marti la sua fidanzata, mette a nudo la sua forza, la sua debolezza, i ti amo non detti, i baci rubati, i bellissimi ricordi della loro breve ma intensa  storia d’amore, il dolore.
Il nostro momento T non è mai arrivato, quel “ti amo” non te l’ho mai detto.
Sento come una lancia che mi trafigge, da parte a parte, chirurgica esce dall’altra parte. Prendo atto della mia totale impotenza.Non ho avuto il tempo di farlo, sarebbe arrivato a breve, ne sono certo.Non abbiamo avuto il nostro momento necessario.Il nostro momento T non c’è, non c’è stato e non ci sarà.La vita è una merda
Il titolo di ogni capitolo è un passo avanti verso l’obitorio ma un ricordo della storia d’amore che si svilupa all’indietro. Un libro intenso raccontato in pochi passi ma che racchiude anni di ricordi. Un senso logico ed equilibrato, un passo avanti nel futuro,  un pensiero piacevole nel passato.
I protagonisti principali sono solo due, Franci e Marti. Uno vivo, l’altra morta...ma entrambi presentissimi nel romanzo grazie ai numerosi flashback che ci fanno sognare con la bellissima storia d’amore che hanno vissuto.
Il libro non ha una vera ambientazione secondo me...la telefonata arriva a Roma, Franci parte per Parigi ma i ricordi girano il mondo, come la loro storia.
«Ma poi c’è stato tutto il resto, la Maremma, Saint-Tropez, Cefalù, Pantelleria e anche il tempo passato a Roma insieme, a casa mia, come se convivessimo per davvero… boh. Ho pensato che con te ci sto proprio bene. E che della distanza tra Roma e Parigi non mi importa più nulla. E ho pensato che l’Alitalia va risanata in qualche modo. E che se tutti si innamorassero a distanza sarebbe risolta la cosa del fallimento. Io lo faccio per le hostess e tutti quei bravi piloti, no? E ho anche pensato che siamo davvero una bella coppia. E che voglio stare con te. A tempo indeterminato
La lettura è scorrevole, le frasi sono  breve e concise, quasi come fosse una poesia senza rime. Un misto di tristezza e ironia. I dialoghi trascrivono perfettamente gli stati d’animo e il sentimento dell’amore travolgente che Franci e Marti hanno l’uno per l’altra.
Come ho scritto all’inizio ho letto il romanzo con la morte nel cuore, non perchè sia un libro triste...oddio per carità in parte lo è, ma perchè quando ho iniziato questa avventura avevo ricevuto anche io una telefonata del genere, non dalla polizia ma da amici. Anche il nostro bellissimo angelo dopo 23 mesi di lotta contro un male ha perso la battaglia, laciando questa “porca vita” (permettetemi il termine) a soli 29 anni.
Un libro che parla di morte ma anche di amore, oserei dire quasi un inno all’amore....quell’amore che va oltre, supera tutto, vince su tutto, anche sulla morte che potrebbe essere la fine, ma fine non è. Infatti è proprio lo stesso scrittore a dire che alla fine del suo romanzo dopo aver scritto questa parola l’ha cancellata.
Un finale triste, crudele, inarrestabile....un finale che cambia la vita, lasciando un vuoto!
Potrei scrivere all’infinito ma sarebbero parole superflue, non ci sono frasi, citazioni che possono spiegare il vero sentimento di rabbia, dolore, solitudine e impotenza che si ha in questi casi. Il mondo crolla, il pavimento sotto i piedi scompari e tu, io, noi, tutti ci troviamo catapultati in un mondo ignoto parallelo.
Sono pronto? No, non credo. Ma sono qui.Non si è mai pronti per guardare in faccia la morte. Per salutare un amore che se ne va.Non si è mai pronti per vedere il dolore solidificato, l’espressione totalizzante di un addio.Ma sono qui.
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Bello 
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Il libro è stato bello, la lettura anche...la copertina è fantastica. Vi consiglio di leggerlo ma non scordate i fazzolettini...serviranno!
Buona lettura, Ale!

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